La giornata, infatti, nasce per sostenere iniziative che facciano sì che tutte le persone con disabilità possano godere di condizioni di vita pari a quelle degli altri cittadini. Partecipando alla vita della società in ogni suo aspetto.
In occasione di questa giornata, è stata presentata anche un’iniziativa per rendere il settore dell’agricoltura accessibile alle persone con disabilità. Si tratta di una macchina a trazione elettrica realizzata da CREA e Inail.
Disabilità: il prototipo Libera 2
Il progetto di ricerca del prototipo Libera 2 è finanziato con il bando Bric 2019 dell’Istituto. L’obiettivo è permettere anche a chi non può usare gli arti inferiori di spostarsi per accedere ai campi. Rendere il settore più accessibile. Consentire, quindi, di svolgere in autonomia attività come il monitoraggio delle colture, la raccolta, il controllo e il coordinamento tecnico-logistico delle attività aziendali.
Si tratta di una macchina a trazione elettrica messa a punto dai ricercatori del CREA Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari. È realizzata in collaborazione con il Laboratorio sicurezza nei settori ad alto indice infortunistico – cantieristica e agricoloforestale del Dipartimento innovazioni tecnologiche (Dit) dell’Inail.
Mobilità rurale anche per chi ha disabilità
Il progetto MOBI.RU.D. (mobilità rurale per soggetti disabili) è stato finanziato dall’Inail con il bando di ricerca in collaborazione Bric 2019. L’Istituto, infatti, valorizza e implementa la propria rete scientifica, mediante l’affidamento di progetti in collaborazione di durata biennale.
Il veicolo è stato presentato la scorsa settimana nell’area espositiva del Forum della ricerca “Made in Inail” al Gazometro di Roma. Si tratta di un dispositivo mobile a trazione elettrica integrale che rappresenta l’evoluzione di Libera, il primo prototipo, sempre a trazione elettrica, sviluppato dal CREA nel 2016.
Nella nuova progettazione si è tenuto conto di quanto richiesto esplicitamente dalle persone con disabilità. Può accogliere a bordo del mezzo il conduttore con la sua carrozzina, evitando di farlo trasferire al sedile del conducente.
“Grazie a questa macchina – dichiara Mauro Pagano, ricercatore del CREA Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari e responsabile scientifico del progetto – la persona disabile potrà essere inserita o reinserita nelle attività lavorative aziendali, potendosi spostare in sicurezza negli ambienti rurali tipici delle realtà agricole”.
In futuro potrebbe essere inserito nel car-sharing
“Le innovazioni di questo prototipo – sottolinea Fabio Pera, dirigente tecnologo del Dit Inail – sono frutto delle più sofisticate tecnologie e hanno il duplice obiettivo di facilitare il reinserimento lavorativo e di rispettare gli standard di sicurezza”.
Gli agriturismi, le fattorie didattiche e le aziende agricole potranno acquisire il mezzo per favorire l’inserimento e il reinserimento lavorativo di persone con disabilità. Il veicolo, inoltre, potrebbe dar vita a startup tecnologiche per la produzione in serie. Inoltre, se messo a punto e opportunamente adattato per la mobilità urbana, potrebbe essere inserito nelle flotte dei car-sharing idonei alla conduzione da parte di persone disabili.