Grazie alla stampa 3D si aprono nuove speranze per milioni di uomini e di donne che soffrono per la perdita dei capelli. Direte voi: cosa centra una stampante 3D con la ricrescita dei capelli? Beh, a volte le cose non sono come sembrano. La nuova speranza è legata a modelli tridimensionali che aiutano a creare un microambiente più naturale, le cellule del follicolo pilifero umano sono state coltivate in condizioni di laboratorio.
COLTIVATE IN LABORATORIO
L’innovazione, riportata sulla rivista Nature Communications apre a una fonte potenzialmente illimitata di “materia prima” per le future procedure chirurgiche di ripristino dei capelli. Negli ultimi decenni la chirurgia del trapianto di capelli si è rapidamente evoluta, tuttavia il processo si basa ancora sui follicoli piliferi che vengono ridistribuiti da una parte del cuoio capelluto del paziente a un’altra. La crescita dei follicoli in condizioni di laboratorio si è dimostrata infatti difficile. Per migliorarla, i ricercatori della Columbia University hanno creato uno stampo di plastica utilizzando stampanti 3D, progettato per assomigliare ad un microambiente naturale che stimola la crescita del follicolo pilifero grazie a minuscole estensioni larghe appena mezzo millimetro, impensabili, fino ad oggi, da realizzare.
SPERANZA CONCRETA
I ricercatori hanno inserito nello stampo cellule di follicolo pilifero provenienti da volontari e utilizzato un cocktail di ingredienti per stimolarne la crescita. Il follicolo, una volta sviluppato, è stato quindi trapiantato nel cuoio capelluto del paziente. È necessario più lavoro per rendere l’innovazione disponibile, conclude lo studio, ma in futuro aiuterà chi necessita di un intervento chirurgico di ripristino dei capelli, senza renderlo dipendente da quelli del donatore.