In Italia, oltre 35.000 bambini e adulti convivono con una forma severa di dermatite atopica. La malattia infiammatoria cronica della pelle condiziona pesantemente le attività diurne e notturne dei pazienti. La ricerca in questo campo della medicina ha fatto enormi passi in avanti nell’ultimo decennio. Sono sempre più numerose le terapie a disposizione dei pazienti. Una nuova cura è a disposizione degli specialisti, rimborsata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per i pazienti adulti con dermatite atopica severa candidati a terapia sistemica.
La Dermatite Atopica
“La Dermatite Atopica è una malattia cutanea infiammatoria cronica che può perdurare per tutta la vita con fasi alterne di remissione e riacutizzazioni – spiega Giuseppe Monfrecola
Presidente SIDeMaST – Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse. Si manifesta con arrossamenti molto estesi accompagnati da intenso e persistente prurito e/o bruciore. Tutto il quadro è accompagnato da una marcata secchezza cutanea. Può interessare testa, tronco e arti ma spesso le sedi maggiormente colpite sono anche quelle più visibili: volto, collo, mani; per questa sua visibilità e il forte prurito, la dermatite atopica ha un pesante impatto sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie”.
Le cause
“La patogenesi della malattia è particolarmente complessa – prosegue il presidente. La componente genetica gioca un ruolo centrale, si parla di malattia poligenica che si traduce anche in una predisposizione del sistema immunitario a rispondere in maniera abnorme a stimoli ambientali. Al coinvolgimento immunologico, si associa una disregolazione della barriera epidermica che non è in grado di proteggere il corpo, la cute è disidratata e sintetizza pochi peptidi antimicrobici e questo, unito al fatto che anche il microbiota cutaneo è alterato, genera l’ipercolonizzazione da parte di Staphylococcus aureus. Alterazione di barriera e risposta immunitaria (sia innata che acquisita con prevalenza di risposta Th2) si potenziano vicendevolmente. Si verifica, quindi, un aumento di citochine pro-infiammatorie, in particolare IL-4, IL-5 e Il-13. In Italia la dermatite atopica colpisce l’età pediatrica con percentuali del 15% circa, e con percentuali dell’8-10% in giovani/adulti.
La malattia in genere esordisce in età pediatrica e può protrarsi ben oltre la pubertà, ma può comparire con diverse manifestazioni (spesso non riconosciute anche in età adulta. Si stima che nel nostro Paese siano circa 2 milioni le persone che a diverso livello convivono con una dermatite atopica”.
In Italia
“La SIDeMaST – prosegue – guarda con particolare attenzione a questa patologia e alle persone che ne sono colpite, che si trovano in una condizione di sofferenza e necessitano di informazioni e cure.
Si è conclusa proprio di recente una campagna di informazione e sensibilizzazione sulla dermatite atopica, con 31 centri nazionali coinvolti, che ha realizzato visite gratuite preselezionando le persone attraverso un numero verde e questo ha consentito non solo di informare ma di porre diagnosi precoci, che noi sappiamo essere molto importanti per intervenire prima possibile nel trattamento della malattia, che se curata e tenuta sotto controllo sin dagli esordi può avere un decorso meno grave. A queste attività si aggiunge l’interazione e il dialogo costante con le associazioni dei pazienti, che sono fondamentali perché insieme a noi possono contribuire a ben indirizzare i loro associati; e, da ultimo, ma non ultimo, come si è già detto l’interazione con le principali Istituzioni sanitarie e le autorità regolatorie. La dermatite atopica è una patologia cronica e come tale deve entrare a pieno titolo nel piano delle cronicità per poter salvaguardare il percorso di presa in carico e diritti di questi pazienti. In tal senso ci aspettiamo alcune novità dal PNRR nella missione 6. Solo così si riuscirà a tutelare da un lato la salute del paziente dall’altro la sostenibilità economica”.
Dermatite atopica, malattia costosa
“Sappiamo che la dermatite atopica è complessa e può presentare interazioni con altre patologie come l’obesità e può presentare analogie con alcune malattie dermatologiche come la dermatite da contatto, la dermatite seborroica, la psoriasi. In tutti questi casi è necessaria una valutazione personalizzata del singolo paziente. La dermatite atopica è anche una malattia costosa, non ha un codice di esenzione e i pazienti sono costretti a pagare di tasca propria molti indumenti, creme idratanti ed emollienti, prodotti per la detersione e molto altro. Possiamo stimare che il costo totale annuo per paziente si aggiri mediamente intorno ai 5.000 euro tra costi diretti per i trattamenti topici e i costi indiretti come perdita di produttività, visite specialistiche (talvolta private). Riuscire a controllare rapidamente e precocemente la malattia significa anche ridurne i costi”.