Vietare il fumo nei locali pubblici ha fatto crollare del 20% i ricoveri in pronto soccorso di pazienti asmatici. Un numero enorme, certificato dalla Società italiana di Allergologia, Asmologia e Immunologia clinica (SIAAIC), che a 20 anni dall’entrata in vigore della legge Sirchia (a tutela dei non fumatori) traccia un bilancio più che positivo. «Chi soffre di asma bronchiale – spiega Mario Di Gioacchino, presidente SIAAIC – risente molto degli effetti del fumo sia attivo che passivo, per la potente azione infiammatoria e la minore efficacia del trattamento farmacologico».
BAMBINI
L’asma è una malattia cronica delle vie aeree di natura infiammatoria, che interessa una vasta parte della popolazione. Se una persona non ha caratteristiche patogenetiche, il fumo passivo non può causarla, ma ilfumo passivo in età pediatrica è un fattore che favorisce l’insorgenza dell’asma nei bambini e aumenta la possibilità che possano diventare asmatici nel tempo. Inoltre, l’esposizione al fumo passivo in età pre e post natale, aumenta il rischio di comparsa dell’asma dal 21 all’85%.
TABAGISMO
Gli esperti SIAAIC spiegano che i progressi ottenuti negli ultimi 20 anni grazie alla pulizia dell’aria dal fumo di sigaretta, rappresentano uno dei più importanti risultati di salute pubblica. Ma l’abitudine al fumo nei pazienti asmatici resta ancora molto alta e la frequenza della malattia è legata anche all’aumento del carico pollinico e dello smog. Servono ancora molti altri sforzi per proteggere le persone che esposte al fumo passivo in casa. Ora bisognerebbe contrastare l’esposizione all’aereosol della sigaretta elettronica e dei dispositivi a tabacco riscaldato. Ci sono studi che indicano la presenza di sostanze potenzialmente nocive di questi vapori, i cui effetti sulla salute respiratoria sono poco chiari e praticamente sconosciuti nel lungo periodo.