Approfittando del bel tempo sono in molti che “scappano” dalla città per il week end e si dedicano a passeggiate ed escursioni in montagna. Tuttavia, se si sceglie di camminare su sentieri di montagna, è importante considerare alcune precauzioni, soprattutto se si hanno malattie cardiovascolari. Già, perché se è vero che sono moltissimi i benefici di una giornata di trekking (ancor più ad alta quota), è anche in presenza di fattori di rischio è bene prendere delle precauzioni.
Rischi per il cuore
Le persone con insufficienza cardiaca, cardiopatia ischemica, valvulopatie, ipertensione arteriosa o aritmie dovrebbero consultare il proprio cardiologo prima di intraprendere escursioni in alta quota. È essenziale valutare attentamente la situazione e prepararsi adeguatamente.
Altitudine
In alta quota, la minor disponibilità di ossigeno può mettere sotto stress il cuore, soprattutto per coloro che non sono abituati all’altitudine. L’organismo richiede un maggiore sforzo al cuore e ai polmoni per compensare la carenza di ossigeno. La ridotta capacità di utilizzare l’ossigeno a queste altitudini aumenta il rischio cardiovascolare. Il cambio di temperatura può portare a episodi di angina a freddo, soprattutto in persone con cardiopatia ischemica.
Sintomi
I sintomi del mal di montagna includono mal di testa, debolezza, nausea, mancanza di respiro e dolore toracico. Nelle persone con problemi cardiaci, è fondamentale prestare attenzione ai sintomi cardiologici come mancanza di respiro, dolore al petto, palpitazioni e sensazione di svenimento. In caso di tali sintomi, è importante cercare assistenza medica tempestivamente.
Precauzioni
Prima di un soggiorno in alta quota, evitare un periodo prolungato di sedentarietà. È consigliabile prepararsi fisicamente e adattarsi gradualmente alla montagna, con una salita graduale per valutare la capacità del corpo di sopportare lo sforzo senza sintomi. Una visita cardiologica con elettrocardiogramma è il primo passo per individuare eventuali problemi cardiaci e stabilire se sono necessari ulteriori accertamenti. Il cardiologo fornirà anche consigli personalizzati sulla terapia e i farmaci da portare in alta quota, tenendo conto del quadro clinico di ciascun paziente. Insomma, pianificare con cura e adottare precauzioni adeguate può garantire un’esperienza di camminata in montagna più sicura e gratificante per la salute.