C’è anche un bimbo affetto dalla glicogenosi 2 o malattia di Pompe tra i personaggi del nuovo romanzo di Alessandra Sala, edito da Libraccio Editore e disponibile nelle librerie da qualche giorno.
Protagonista de “Il gusto dolce dell’amore” è la cinquantenne Nora, che dopo la morte del marito, apre una scuola di pasticceria per bambini rifugiati. I suoi piccoli allievi sono bambini scappati dalla guerra, dalla povertà, alla ricerca di un pizzico di serenità e di una cura per una malattia rara. Se è vero che il cibo crea i legami, sono proprio questi che lei decide di coltivare. Nello stesso tempo affitta una parte della sua grande villa a Jasmine, trentenne designer e scrittrice che, dopo la morte del suo bambino, è in fuga da sé stessa.
Unendo zucchero e farina con tanta pazienza, Nora mescola anche i sentimenti, le paure e le angosce dei suoi piccoli allievi, di Jasmine, dei suoi nonni, di una colorata assistente sociale e di un affascinante veterinario che regala il suo tempo libero ad una associazione di volontariato. Un vestito rosa, una bambola, un muffin a forma di cuore e le piume blu cobalto di un pappagallo faranno riaprire la protagonista alla vita e all’amore, nel riscoprire emozioni che pensava di aver dimenticato.
Alessandra Sala, autrice del libro, traccia il profilo psicologico di una donna non più giovanissima, che si trova a dover riprendere in mano la sua vita reinventandosi un lavoro, cercando di non lasciarsi sopraffare dai ricordi. Un percorso difficile per chi fino a quel momento ha vissuto all’ombra di un uomo che, per colpa delle sue ossessioni, l’ha resa un’appendice di sé stesso.
Nella storia, dipanata in brevi capitoli introdotti da rimandi musicali, l’autrice dà voce a diversi personaggi: dalla creativa Jasmine ai cinque bambini costretti a scappare dalla propria terra, tra i quali anche il piccolo Nadir Francesco, in fuga dalla Libia alla ricerca di una cura salvavita per la sua malattia rara.
Alessandra Sala, essendo responsabile stampa dell’AIG – Associazione italiana glicogenesi, che si occupa dei diritti di malati rari, non tralascia di sottolineare in questo libro come l’amore può essere declinato anche donando il proprio tempo libero agli altri: infatti, è portando il sole nella vita degli altri che la protagonista della storia riuscirà a trovarlo anche per sé stessa.