Cosmesi e farmaceutica tirano il Pil e non conoscono crisi
Aumenta la cura dell’aspetto estetico e la ricerca del benessere. Lo conferma il crescente numero delle società di farmaceutica e cosmesi. Non solo: negli ultimi quattro anni, questi settori hanno aumentato il loro fatturato del 25,3%.
Un business in crescita
Per la prima volta, nel 2018 sono più di 100 le aziende italiane con fatturato superiore ai 50 milioni di euro e i 50 miliardi di euro come fatturato aggregato. A tirare le somme è stato il Centro Studi CoMar che ha realizzato la seconda edizione dell’analisi dei bilanci 2014-2017 delle Società del settore. In particolare, nel 2017 il fatturato complessivo è stato di 49,7 miliardi di euro (+ 5%) rispetto al 2016; il margine operativo netto è stato di 4,6 miliardi di euro (-1,9%); gli addetti sono cresciuti dai 92.099 del 2014 ai 110.492 di fine 2017 (+6,7%), in aumento di 18.393 unità nei quattro anni; il fatturato per dipendente è stato di circa 450mila euro nel 2017, in aumento rispetto ai 447mila del 2016 e ai 430mila del 2014; i debiti finanziari, tra il 2016 e il 2017, si sono incrementati del 14,3% a 8,8 miliardi di euro.
Perché cresce
Cosmesi e farmaceutica continuano il trend di successi e trainano il Pil. Tra le motivazioni del successo ci sarebbero, secondo lo studio, i forti investimenti realizzati in ricerca e sviluppo e innovazione di prodotto, oltre che l’attrattività verso talenti e profili professionali qualificati. Inoltre le esportazioni incidono in maniera significativa: c’è una forte spinta all’export, che rappresenta oltre il 50% della produzione complessiva. Ad avere un peso è anche la capacità di inserirsi nelle filiere internazionali nella parte alta del valore aggiunto; dei costanti miglioramenti nei canali della distribuzione. Salute e bellezza, insomma, non conoscono crisi, ma solo aspettative di crescita.