Barca a vela come scuola di vita, “per non smarrire mai la rotta”
«Questa storia nasce dal ricordo di un giovane amante del mare e della vita e dimostra come a volte la memoria di ciò che è stato possa germogliare nel presente», scrive Alessandra Lupo sulle pagine del Quotidiano di Puglia. Sono passati ormai diversi anni dalla tragica scomparsa di Giuseppe Caggia, a seguito di un incidente. E come spesso accade a chi va via lasciando un segno indelebile nelle vite degli altri, in tanti hanno deciso di ricordarlo con quello che inizialmente era una sorta di memorial. Nacque così tre anni fa il “Captain’s Day”, una regata dedicata ai più piccoli, per dar loro modo di mettersi in gioco in una vera gara in barca a vela fin dai sei anni di età. Perché il mare e la natura hanno tanto da insegnare ai bambini, così come il gioco di squadra e la sana competizione. L’appuntamento è cresciuto anno dopo anno fino a diventare una piccola istituzione. Quest’anno il “Captain’s Day” tornerà il 16 luglio nelle acque di Santa Caterina di Nardò nel Salento e vedrà i piccoli capitani e pirati sfidarsi in una vera regata.
La giornata è organizzata dagli Amici di Giuseppe del Circolo Nautico La Lampara a.s.d., in ricordo del suo giovane socio che sin da piccolo frequentava il circolo e i corsi di vela. Inoltre, all’evento collabora l’associazione “Vela e Salute” che promuove un percorso abbinato di medicina preventiva e sport, per la formazione psicofisica del ragazzo e dell’adolescente, per la prevenzione dell’obesità e dei disturbi del comportamento alimentare e per l’informazione-educazione alimentare in età evolutiva. L’associazione ha accolto in pieno lo spirito di questa giornata condividendone valori ed ideali necessari per la corretta formazione e crescita dei bambini, così come l’associazione LedA che ha sposato anch’essa l’iniziativa, si occupa di progetti educativi in percorsi di crescita dove i bambini, tramite l’esperienza dell’arte e della creatività, imparano la bellezza del mondo attraverso i sensi.
«Come ogni anno questo appuntamento sarà una giornata dedicata ai più piccini, per non “smarrire la rotta” indicata dalla vita di Giuseppe – spiega la sorella Costanza Caggia alle pagine del Quotidiano di Puglia -, dedicata al mare e ai più piccoli ai quali amava insegnare l’arte della navigazione e la gioia della vita. Esperto navigatore, aveva fatto delle regole e dei valori della navigazione uno stile di vita, che affrontava con il suo immancabile sorriso, una battuta e l’attenzione per tutti».
Imparare ad andar per mare, da soli o in equipaggio, rappresenta per i più piccoli (e non), l’occasione di misurarsi con le proprie capacità, con se stessi e con gli altri, con disciplina, collaborazione e rispetto del prossimo, del tempo e della natura, in un ambiente sano.
«Questi principi rappresentano la forza motrice di questa manifestazione che, grazie alla sinergia di tutti i partecipanti e di chi crede in questo progetto, vuole portare avanti il messaggio di speranza lasciato da Giuseppe investendo sull’educazione dei bambini per un futuro migliore così come lui amava fare».
Anche quest’anno la manifestazione è abbinata al disegno: i piccoli capitani, infatti, potranno partecipare al concorso: “Disegna la storia del tuo mare a vignette”, mettendo a frutto la loro fantasia. I racconti sul mare fatti dai piccoli artisti in gara, infatti, rappresentano un sorprendente bacino di narrazione.