Ospedali storici, memoria e gioielli dell’arte sanitaria
Tra visite guidate e concerti gratuiti, il 13 ottobre si celebrerà la Giornata Nazionale degli Ospedali Storici italiani. Tutti gli Ospedali della rete ACOSI apriranno al pubblico i propri spazi monumentali con l’obiettivo di valorizzare una storia illustre di scienza, carità e arte. Ma anche per promuovere prassi innovative in materia di assistenza sanitaria, che integrano aspetti culturali, scientifici, architettonici e operativi. Tra le altre, sarà possibile ammirare le meraviglie del Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, dell’Ospedale Civile Santissimi Giovanni e Paolo di Venezia. E ancora: Ospedale Santo Spirito in Sassia e il Complesso Ospedaliero San Giovanni Addolorata di Roma, Museo Arti Sanitarie – Ospedale degli Incurabili, Ospedale Cardarelli e Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli, Ospedale San Gerardo dei Tintori di Monza, Ospedale Sant’Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria, Ospedale Galliera di Genova, Ospedali Civili di Brescia, Ospedale Maggiore di Lodi e i complessi storici dell’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna, IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli e i complessi dell’Azienda USL di Bologna (programmi e prenotazioni sul sito ACOSI).
Mostra e concerto
Napoli, che ospita la presidenza ACOSI affidata quest’anno al professor Gennaro Rispoli, proporrà attività all’Ospedale degli Incurabili, all’ex Ospedale della Pace e all’Annunziata. Nell’ex Ospedale della Pace sarà inaugurata la mostra dal titolo “L’Ospedale e la città”, del Museo delle Arti Sanitarie e ACOSI. Una giornata con tanti spunti, arricchita dalla presenza del presidente Vincenzo De Luca, del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, del direttore generale dell’ASL Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva, del direttore generale dell’AORN Cardarelli Antonio D’Amore e del direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli Anna Jervolino. A moderare il dibattito il soprintendente Gabriele Capone e il presidente ACOSI Gennaro Rispoli. A chiudere la mattinata sarà il concerto del Quartetto Gagliano, realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, della Direzione generale Spettacolo del Ministero della Cultura e la produzione esecutiva della Fondazione Pietà de’ Turchini. Un grande evento ad ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria tramite la piattaforma Eventbrite.
Il congresso
La giornata nazionale anticipa quello che sarà il Convegno Nazionale ACOSI (il 23 e 24 novembre) che sarà inaugurato nella Sala dei Baroni nel Maschio Angioino di Napoli, mentre i lavori proseguiranno nella Sala del Lazzaretto dell’ex Ospedale della Pace. «L’Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani (ACOSI) – spiega Rispoli – è un’associazione culturale no profit nata nel 2019 tra Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, IRCCS, Musei ospedalieri di storia medico-sanitaria, in possesso di significativo patrimonio artistico, storico, culturale e architettonico, che coniugano la propria tradizione di cura e assistenza con azioni di conservazione, valorizzazione e promozione del proprio patrimonio artistico e culturale».
Soci fondatori sono: Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, Ospedale Civile SS. Giovanni e Paolo di Venezia, Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, Ospedale Santo Spirito in Sassia di Roma e Museo delle Arti Sanitarie nell’Ospedale degli Incurabili di Napoli. Nel 2024 la rete ACOSI è cresciuta ancora con l’adesione di altre antiche istituzioni ospedaliere, di cui quattro attive in Campania.
Tra arte e medicina
Quest’anno la Presidenza di ACOSI spetta al chirurgo Gennaro Rispoli, direttore scientifico del Museo delle Arti Sanitarie e di Storia della Medicina negli Incurabili. «Il binomio “Arte e Cura” è la sfida degli ospedali storici presenti in Italia nel far convivere e prosperare due realtà: quella sanitaria e quella storico–artistica», ricorda Rispoli.
«La cura del corpo deve essere associata a quella del benessere spirituale dell’individuo. La bellezza, l’arte e la storia aggiungono precipua valenza alle attività ospedaliere, soprattutto all’interno di strutture sanitarie in grado di perpetuare nei secoli la propria vocazione assistenziale. L’obiettivo di ACOSI è quello di condividere tra le aziende ed enti associati problemi e soluzioni utili ad affrontare al meglio questa sfida e di attuare le migliori pratiche inerenti alla conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, medico-scientifico, culturale e architettonico in loro possesso».
Articolo pubblicato su IL MATTINO il giorno 29 settembre 2024 a Firma di Renato Bellotti con la collaborazione del network editoriale PreSa – Prevenzione Salute
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