Tumore al rene, batterlo con la realtà virtuale per
La lotta al tumore del rene passa anche attraverso la realtà virtuale e la formazione medica. Si chiama Maestro il progetto di formazione itinerante unico in Europa che fa tappa oggi a Napoli e coinvolgerà nelle prossime settimane gli oncologi di diverse città italiane, portando sul territorio questa metodologia didattica, già premiata dalle Nazioni Unite per la sua innovatività, grazie a un laboratorio mobile hi-tech e dotato delle più sofisticate tecnologie interattive e virtuali.
Il progetto
Maestro si propone di realizzare un tour di formazione “esperienziale” all’avanguardia con l’obiettivo di migliorare la gestione del paziente con carcinoma renale attraverso un approccio multidimensionale e interattivo in grado di rendere più efficace l’aggiornamento professionale degli operatori della sanità. I corsi di formazione si svolgeranno a bordo del Cell Explorer, un laboratorio mobile supertecnologico che, una volta posizionato al Molo Angioino, si apre e si sviluppa su 2 piani per 140 mq ed è dotato delle più sofisticate tecnologie interattive e virtuali. Nel Cell gli operatori della salute sono chiamati a seguire percorsi di simulazione diagnostico/terapeutica nelle medesime situazioni operative e di stress del loro ambiente di lavoro, interagendo in tempo reale con un paziente virtuale e potendo vivere immediatamente il risultato delle loro decisioni. Oggi anche gli operatori sanitari possono imparare e ad aggiornarsi con la simulazione, come i piloti degli aerei.
Un tumore in aumento
In Italia i pazienti con diagnosi di tumore del rene sono 130.000, di cui circa 5.500 in Campania. La sopravvivenza a 5 anni è pari al 71%, mentre nei metastatici scende quasi al 12%. «Il Carcinoma del rene è un killer silenzioso che in Italia colpisce 13.600 persone l’anno», spiega Giacomo Cartenì, direttore dell’Oncologia Medica dell’Ospedale Cardarelli di Napoli. «La gestione clinica del singolo paziente può essere molto complessa, dalla diagnosi precoce alla definizione del migliore approccio integrato, ed è fondamentale per lo specialista saper gestire al meglio scenari clinici complessi e individualizzare la migliore scelta terapeutica. Il progetto Maestro ha come punto di forza il confronto tra esperti dei centri di riferimento nazionali e i medici delle strutture sanitarie del territorio per la condivisione di best practice efficaci, prima interagendo con un paziente virtuale in tempo reale e, in seguito, discutendo le scelte diagnostico-terapeutiche effettuate con i docenti e i colleghi».
Realtà virtuale
Il futuro della lotta al tumore del rene passa anche attraverso la realtà virtuale, tecnologie interattive e formazione medica “esperienziale”. A bordo del laboratorio mobile viene utilizzata una metodologia didattica esperienziale che prevede l’interazione con un paziente in “real time” in un contesto di simulazione virtuale del percorso di cura. Durante le simulazioni i medici interagiscono con pazienti virtuali proprio come avviene nella pratica clinica reale. Tutto questo si traduce in una migliore gestione del percorso diagnostico terapeutico.