Reti di assistenza per la Sclerosi Multipla. Il documento
Un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) specificamente dedicato alle persone affette da Sclerosi Multipla (SM). Il documento, promosso da AGENAS e redatto da un gruppo di esperti di alta qualificazione, nasce con l’obiettivo di mettere la persona con SM al centro delle attività assistenziali, delineando un percorso che preveda, grazie a un preciso assetto organizzativo, l’accesso alle migliori competenze possibili e ai più avanzati servizi in campo diagnostico, terapeutico e riabilitativo.
Il PDTA appena pubblicato ha lo scopo di sostenere la progettazione e soprattutto l’implementazione omogenea di analoghi documenti regionali – al momento ne risultano 14 – offrendo indicazioni e suggerimenti per rendere i servizi per la Sclerosi Multipla più equi, nelle condizioni di accesso e di qualità. La patologia è caratterizzata da una reazione anomala delle difese immunitarie che attaccano alcuni componenti del sistema nervoso centrale scambiandoli per agenti estranei, per questo rientra tra le patologie autoimmuni. La sclerosi multipla può manifestarsi con sintomi anche molto diversi tra loro, che dipendono dall’entità e dalla sede della lesione nel sistema nervoso centrale. Si tratta di una malattia cronica: al momento non esiste una cura definitiva, ma sono disponibili numerose terapie che modificano il suo andamento, rallentandone la progressione.
In Italia si stimano circa 130.000 persone affette da SM, con un’incidenza di circa 3.400 casi/anno. Il nostro Paese è quindi un’area geografica ad alto rischio per la SM (Il Barometro per la SM, 2019). La patologia richiede un elevato impegno assistenziale e sanitario, con frequenti ricoveri in diversi setting organizzativi (ordinari, day hospital, day service, RSA), controlli neurologici, esami clinici e strumentali, trattamenti farmacologici specifici e sintomatici, nonché trattamenti riabilitativi precoci e a lungo termine.
Il PDTA promosso da Agenas può fornire utili indicazioni alle singole Regioni per ottimizzare le risorse umane, strutturali ed economiche. Allo stesso modo, considerando gli sviluppi delle tecnologie informatiche applicate alla medicina, il percorso vuole stimolare esperienze concrete di Telemedicina, in tutte le sue possibili modalità (televisita, teleconsulto, telecontrollo, telemonitoraggio, teleassistenza e telecooperazione), per la gestione del paziente SM nelle varie fasi di evoluzione della malattia.