De Luca: pronti a finanziare la lotta a diverse forme di cancro
«La sanità campana cambia passo e punta all’obiettivo dell’eccellenza». Il governatore della Campania Vincenzo De Luca non nasconde una certa soddisfazione alla notizia che dal 3 aprile il commissario di governo Joseph Polimeni lascerà il suo attuale incarico per dedicarsi a quello di direttore sanitario a Siena. La vera notizia, ben più interessante per i cittadini, è che la Regione ha deciso di impiegare i finanziamenti europei con un solo obiettivo: «trovare nuove cure contro diverse forme di cancro». Ad annunciarlo è stato proprio il presidente De Luca, intervenuto alla presentazione del nuovo Reparto di malattie oculistiche rare dell’Azienda universitaria Vanvitelli di Napoli
Fondi per la ricerca
Per portare avanti nei fatti l’annuncio di voler dichiarare guerra al cancro, il presidente De Luca ha spiegato che non verranno più distribuiti fondi europei «a pioggia, abbiamo deciso – ha detto – di puntare alla lotta contro il cancro. Abbiamo costituito una commissione internazionale e scelto linee da finanziare per la ricerca. Questa è la sfida, impegnare risorse imponenti sul solo obiettivo di sconfiggere diverse forme di cancro». Poi, con il piglio che lo contraddistingue e che ha fatto la fortuna di imitatori come Crozza, ha aggiunto ironico: «Mi ero preoccupato, avevo letto qualche mese fa che i tedeschi avevano inventato qualcosa… mi pareva strano, i tedeschi che inventano. No i tedeschi possono programmare, su quello sono imbattibili, ma inventare… Poi ho scoperto che era una notizia falsa. Noi siamo impegnati su questa sfida. Provo a immaginare cosa sarebbe questo risultato per l’Italia e per Napoli».
La ricerca del Pascale
La notizia alla quale ha fatto riferimento De Luca è quella di un un vaccino terapeutico “universale” efficace contro tutti i tipi di cancro, arrivata proprio dalla Germania. Invece al Pascale dal primo settembre del 2013 un gruppo di ricerca internazionale è a lavoro per creare un vaccino per il cancro al fegato. Il progetto ha visto la partecipazione degli studiosi di cinque paesi differenti ed un investimento da sei milioni di euro da parte della Unione Europea. Grazie a questo impegno ed alla direzione magistrale dei ricercatori napoletani “hepavac”, il rivoluzionario vaccino ha visto la luce ed entrerà, a breve, in fase di sperimentazione.