Mortificazioni verso chi è grasso. Aumenta fat-shaming: effetto domino sociale
Si chiama ‘fat-shaming’ ed è un fenomeno pericoloso che prende di mira persone in sovrappeso, costrette a subire mortificazioni attraverso il web. Secondo i numeri si tratta di una tendenza in aumento. Un recente studio ha rilevato che quando queste offese sono rivolte a persone famose si verifica un effetto domino per cui le donne diventano sempre più critiche. La ricerca, realizzata dalla McGill University, è stata pubblicata su Personality and Social Psychology Bulletin. I ricercatori hanno coinvolto circa 90mila persone in un test online denominato Weight Implicit Association, sul peso e il modo di percepirlo, svolto dal 2004 al 2015. Il team ha selezionato 20 episodi mediatici di fat-shaming che hanno coinvolto persone famose. Uno di questi eventi, ad esempio, riguarda la frase di Karl Lagerfeld rivolta alla cantante Adele definita “un po’troppo grassa”; o l’episodio che ha interessato Tyra Banks, di cui è stato criticato il corpo in costume da bagno. Gli episodi sono innumerevoli, come ancora la vicenda di Kourtney Kardashian, addirittura rimproverata dal marito per non aver perso peso abbastanza velocemente dopo una gravidanza nel 2014. Sono molto spesso le donne ad essere prese di mira dalle mortificazioni. Durante lo studio sono state analizzate le reazioni delle donne coinvolte nell’indagine due settimane prima e due settimane dopo ognuno di questi avvenimenti. Dai risultati è emerso che questi episodi hanno provocato un picco degli atteggiamenti contro il sovrappeso. “Questi messaggi – spiega Jennifer Bartz, una delle autrici dello studio – sembrano accrescere il sentimento nelle donne che magro è buono e grasso è cattivo. Possono lasciare una traccia privata nella mente delle persone”. In altre parole, un incentivo al diffondersi dei disturbi alimentari e di una cattiva accettazione del proprio corpo.