Zika, il “virus olimpico” sta piegando Rio
Zica, la zanzara killer sta terrorizzando un’intera nazione. Tra poco più di due settimane a Rio prenderanno il via i giochi olimpici, ma il timore del virus rischia di trasformarsi in una vera e propria fobia di massa. Anche perché al momento non esiste alcun vaccino, è quindi l’unico modo per prevenire l’infezione è evitare di essere punti dalla zanzare. Ma come si diffonde il virus Zika? Esiste un modo per mettersi al riparo dal contagio? Proviamo a fare luce grazie alle informazioni diffuse dal nostro Ministero della Salute.
Quanto al contagio, il virus si diffonde prevalentemente attraverso la puntura di una zanzara infetta. Le zanzare che trasmettono il virus sono del genere “Aedes”, quindi la stessa che trasmette il virus della febbre gialla, della dengue e della chikungunya. Quello che molti non sanno è però che il virus può trasmettersi anche per via sessuale, da una persona infetta al suo partner. In Italia al momento non sembrano esserci particolari allarmi, ma la zanzara tigre “Aedes albopictus” potrebbe essere un veicolo di contagio.
Le caratteristiche del virus
Il Ministero della Salute (che sul suo sito ha pubblicato una lunga serie di domande e risposte sul tema) spiega che «è molto simile a quelli della dengue, della febbre gialla, dell’encefalite giapponese e del Nilo occidentale. Dal 2015 un’epidemia di virus Zika si sta diffondendo nelle Americhe, Africa (Capo Verde) e Estremo oriente. In Italia il maggior numero di casi importati proviene dalla Repubblica Domenicana (Santo Domingo) e dal Brasile (30 giugno 2016). Le manifestazioni cliniche della malattia sono in genere simili a quelle di dengue e chikungunya». Questo significa una lieve febbricola, malessere, eruzioni. Ma nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica.
In gravidanza
L’infezione da virus Zika, contratta durante la gravidanza, è stata associata all’insorgenza di gravi complicanze e malformazioni neurologiche congenite (Microcefalia). Non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che i casi di microcefalia e altri disordini neurologici potenzialmente associati al virus Zika riportati dal Brasile e dalla Polinesia francese sono un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. Tutto questo sta creando seri dubbi a moltissimi turisti che vorrebbero spostarsi in Brasile per unire vacanze e passione per lo sport, timori che assieme alle tante ombre già esistenti per altre ragioni potrebbero avere ricadute pesantissime sulla riuscita dei giochi.