Virus dell’influenza: previsti 7 milioni di casi. I sintomi
L’influenza, secondo le previsioni, metterà a letto sette milioni di italiani, due in più dell’anno scorso. Da pochi giorni fino ad aprile 2017 andrà avanti il protocollo di monitoraggio InfluNet, gestito dall’Istituto Superiore di Sanità, per raccogliere le segnalazione dei casi da parte di medici di famiglia e pediatri. Secondo gli esperti, mentre la scorsa stagione l’influenza è stata relativamente lieve e solo l’ 8% della popolazione ha contratto l’infezione, quest’anno sarà più severa. Secondo gli infettivologj dell’Amcli – Associazione microbiologi clinici italiani – i due virus (A/Hong Kong e B/Brisbane) hanno subito mutazioni rispetto ai ceppi che circolavano l’anno scorso e l’immunità nei loro confronti è bassa.
I sintomi saranno i più comuni: infezioni alla vie respiratorie, con tosse e mal di gola, febbre anche alta, mal di testa e dolori alla articolazioni. Ogni anno, secondo stime dell’Iss, l’influenza provoca la morte di ottomila persone, soprattutto anziani, per le complicazioni, come polmonite e broncopolmonite, insorte dopo aver contratto il virus. “Per questo – invita Tommasa Maio, responsabile area vaccini dell’associazione Medici di famiglia – quest’anno è più che mai necessario vaccinarsi per tempo, soprattutto se si appartiene a una categoria a rischio: ultrasessantacinquenni, diabetici, immunodepressi, cardiopatici, malati oncologici, donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, solo per citare quelle più numerose”.
Ma non c’é solo il virus influenzale: il fatto di essere vaccinati non esclude che nei mesi freddi si possa incorrere in infezioni respiratorie anche gravi in quanto altri agenti patogeni respiratori (virali e batterici) sono i responsabili di oltre il 30% degli eventi, soprattutto tra i bambini. Per la terapia dei pazienti e ai fini epidemiologici, auspicano i microbiologi, è importante che si arrivi alla precisione diagnostica che viene condotta nei laboratori di Microbiologia clinica. Da alcuni lavori di ricerca condotti presso le Microbiologie degli ospedali di Torino, Napoli, Milano, e Roma, che saranno presentati a Rimini in occasione del XLV Congresso nazionale Amcli in programma dal 6 al 9 novembre, emergono dati interessanti. Si conferma una notevole presenza di Virus respiratorio sinciziale nei bambini sotto i 5 anni (Milano e Roma); sono in crescita le infezioni causate da Metapneumovirus (Napoli); frequenti le confezioni con due virus diversi o con un virus e un batterio e purtroppo spesso ad un agente virale si associa Bordetella pertussis sia negli adulti che nei bambini (Torino, Napoli, Milano, e Roma).
“Questi studi confermano l’assoluta necessità di sottoporre a vaccinazione antipertosse i nostri bambini” ricorda Pierangelo Clerici presidente Amcli e direttore di Microbiologia dell’azienda sanitaria Ovest Milanese. “Per definire con precisione quale agente patogeno è il responsabile di una infezione respiratoria, è indispensabile ricorrere ai laboratori di microbiologia clinica che hanno a disposizione metodi sempre più accurati e a largo spettro per poter arrivare rapidamente ad una diagnosi. Una diagnosi etiologica accurata è importante non solo per la cura del paziente ma anche per sorvegliare la diffusione di questi agenti nel nostro Paese” conclude Clerici. “L’identificazione di Bordetella pertussis nei materiali di origine respiratoria prevenienti da pazienti con gravi infezioni respiratorie, che era rarissima fino a non molti anni fa, sta aumentando esponenzialmente. Si tratta di una diagnosi da fare con la massima urgenza, soprattutto se sono coinvolti bambini piccoli, per permettere la corretta terapia farmacologica” ha spiegato Tiziana Lazzarotto, docente di microbiologa a Bologna e componente del Direttivo Amcli.