Oms vince (in tribunale) i big del tabacco. Sentenza storica
Un tribunale statunitense ha ordinato a quattro compagnie americane (Philip Morris USA, RJ Reynolds Tobacco, Lorillard e Altria) di pubblicare le dichiarazioni correttive elaborate dall’Oms sugli effetti dell’uso del tabacco e del fumo passivo sulla salute, ma anche sulla falsa vendita di catrame basso e sigarette leggere pubblicizzate come meno dannose delle sigarette normali. Così l’Organizzazione Mondiale della Sanità vince la sua prima battaglia contro le industrie del tabcco.
“La comunità di controllo del tabacco ha ribadito per decenni che il fumo uccide, crea dipendenza e che i suoi produttori lo sanno, approfittando della sofferenza di milioni di loro clienti”, ha detto Douglas Bettcher, direttore del dipartimento Prevenzione dell’Oms sulle malattie non trasmissibili. “Ed essendo stato ordinato dai tribunali di rilasciare queste dichiarazioni correttive nei giornali americani e nelle stazioni televisive, l’industria stessa è stata costretta a riconoscere una volta per tutte che i suoi prodotti del tabacco uccidono”.
La pubblicazione delle dichiarazioni correttive, iniziata il 26 novembre scorso, fa seguito a una causa intentata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti nel 1999 in base alla legge sulle organizzazioni corrotte del Federal Racketeer. Dopo ricorsi in appello che per anni hanno bloccato la loro pubblicazione, finalmente oggi le dichiarazioni compaiono negli annunci pagati dall’industria del tabacco e appariranno in più di 50 giornali statunitensi, oltre che sulle emittenti televisive americane.
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