Salmonella: tutte le regole per evitare il contagio
L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha avuto un impatto anche sul diffondersi di altri tipi di infezioni, come si evince dall’aumento, negli ultimi tempi, dei casi di Salmonellosi. Un aumento che è stato registrato in particolare in Germania, Regno Unito e in Canada.
La causa? I mesi costretti a casa hanno portato le persone a cucinare più spesso fra le mura domestiche, a spendere di più in cibo e beni alimentari e a tentare di risparmiare, acquistando cibi non sempre freschi o meno controllati.
Il risultato è un aumento sensibile dei casi di salmonellosi che, sebbene non ancora preoccupante, dovrebbe far riflettere sulle modalità da adottare per evitarne la diffusione.
A tal proposito, la situazione in Italia è ancora sotto controllo, ma è necessario prestare sempre molta attenzione e mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare qualsiasi tipo di contagio.
Attualmente, l’Italia presenta circa 3.000 casi di salmonellosi ogni anno, cifra alla quale si è arrivati applicando una rigida profilassi, con un piano di controllo molto rigido in grado di controllare la filiera alimentare in tutte le sue fasi, in modo da scongiurare il pericolo.
Le regole del nostro paese in merito alla produzione e al confezionamento dei cibi sono molto rigide e prevedono multe salatissime per chi le infrange. Grazie a tali misure i casi annui di salmonellosi negli anni si sono ridotti notevolmente.
Ovviamente, non si è mai del tutto al riparo dal pericolo: ecco perché il consumatore deve sempre attenersi ad alcune importanti regole quando acquista prodotti alimentari e li consuma, soprattutto se crudi.
Quali sono i prodotti più in pericolo?
Il pollame prima di tutto, subito seguito dalla carne di maiale. Il pericolo è quello di non cuocere bene la carne: ingerire della carne di pollo o maiale parzialmente cruda e contaminata può causare il contagio. Un altro modo per tutelarsi consiste nel conservare questi cibi ben separati da altri tipi di alimenti, come ad esempio le verdure, che possono essere consumati crudi, in modo da non contaminarli.
Un’altra cosa importante da tenere sempre a mente è che, sebbene il congelamento blocchi la diffusione del batterio, non porta alla sua distruzione e, una volta scongelato il cibo, questo risulterà contaminato.
La prima regola da seguire, dunque, è scongelare lentamente il cibo in frigo e poi cuocerlo a lungo. Bisogna ricordarsi anche di pulire bene tutti gli utensili che possono essere venuti in contatto con la carne cruda.