Robot umanoidi efficaci sui bambini con autismo
I robot umanoidi hanno efficacia terapeutica nella riabilitazione dei bambini con autismo. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Autism research. Il lavoro è stato realizzato dal laboratorio italiano di Social cognition in human-robot interaction, guidato da Agnieszka Wykowska presso l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). Alla ricerca hanno collaborato gli psicologi del Centro Boggiano Pico dell’Opera Don Orione di Genova.
Robot umanoide iCub
Alcuni anni fa, il centro tecnologico ha sviluppato un robot umanoide denominato iCub, alto 104 centimetri e dal peso di 22 chili. Simula le fattezze di un bambino di circa tre anni, con espressioni facciali comparabili alla realtà. Questa ricerca da oggi conferma la sua efficacia nel contesto clinico.
iCub affianca i terapeuti nell’attività clinica e interagisce con ogni bambino in basa alle sue competenze. In particolare, durante il training il robot manipola un cubo in gommapiuma con un’immagine diversa su ogni lato. Il robot stimola il bambino a mettersi nei suoi panni per aiutarlo a identificare l’immagine. In questo modo viene allenata la competenza dei più piccoli a immedesimarsi nel punto di vista dell’altro.
Bambini con autismo
Secondo i dati disponibili, l’autismo colpisce tra l’1% e il 2% della popolazione mondiale. In Italia, le persone con autismo sono tra le 600 mila e 1 milione e 200 mila. Si stima che almeno 4mila individui sui 393 mila nuovi nati nel 2022 nel nostro paese, riceveranno una diagnosi nel corso della loro età evolutiva.
Il disturbo dello spettro autistico si manifesta durante l’età evolutiva con deficit comunicativi e difficoltà nelle interazioni sociali. Si tratta di un insieme variegato di disturbi del neurosviluppo. La difficoltà nell’empatizzare e comprendere il punto di vista altrui è una caratteristica del disturbo. La terapia con il robot iCub ha come obiettivo quello di aiutare i bambini a sviluppare le competenze sociali. I risultati preliminari della sperimentazione hanno dimostrato un miglioramento.
Dal laboratorio al contesto clinico
Stabilire relazioni con un altro essere umano può essere una sfida per un bambino con autismo, per via degli stimoli imprevedibili e variabili. Con iCub il comportamento umano complesso viene scisso in parti più gestibili. In altre parole, un robot, essendo prevedibile e ripetitivo, fa sentire i bambini più a loro agio. Gli scienziati hanno osservato una propensione a interagire con i robot umanoidi. La robotica riabilitativa esiste già da tempo ma questo progetto è innovativo perché si inserisce nel contesto clinico. Rappresenta un supporto efficace nei trattamenti già programmati.