Programma di prevenzione sempre più esteso in Valle d’Aosta
E’ partito il primo dicembre in Valle d’Aosta il programma di screening che prevede ogni cinque anni per tutte le donne dai 30 ai 64 anni il test Hpv per l’individuazione delle cellule responsabili del tumore al collo dell’utero. Inizierà invece con l’anno nuovo il programma contro i tumori eredo-familiari, tumori che si manifestano in alcune famiglie, per predisposizione genetica. A tutte le persone che, a seguito di analisi genetiche, abbiano mostrato rischio elevato, verrà inviato un questionario che indirizzi al corretto percorso diagnostico. Lo ha annunciato la Regione Valle d’Aosta che ha spiegato le attività di prevenzione previste per i cittadini valdostani che negli utlimi anni hanno aderito con minore costanza alle azioni di screening proposte dal sistema sanitario.
Secondo i dati forniti dall’Assessorato alla Sanità, nel 2015 l’adesione alle attività di prevenzione nell’ambito cervico-vaginale è stata del 63,3% rispetto al 68.8% del 2014; al programma dediacto alla prevenzione del tumore al seno invece, le adesioni sono state pari al 66.6% nel 2015 contro il 71.8% nel 2014. E anche quelle allo screening contro il tumore al colon-retto, rivolto ai cittadini dai 50 ai 74 anni, sono diminuite, passando 64,5% dek 2015 al 66,2% del 2014. Sulla base di questi numeri la Regione ha scelto si espandere la fascia di utenza a cui si rivolgono le attività di screening portando, nell’ambito del carcinoma alla mammella, gli inviti alle donne tra i 45 e i 49 anni ad una cadenza annuale, e ad una cadenza biennale quelli rivolti alle donne tra i 70 e i 74 anni.
L’obiettivo è quello di estendere quanto più possibile i controlli e le attività di screening all’intera comunità, garantendo una copertura maggiore e soprattutto mirata che coinvolga tutti i cittadini diffondendo inseme la consapevolezza che la prevenzione è lo strumento migliore contro ogni malattia.