MICI: dai farmaci biotecnologici all’intelligenza artificiale. Il futuro
L’innovazione prosegue la sua corsa in molti ambiti della medicina, tra cui la gastroenterologia. Se ne parla al convegno internazionale “New challenges in Gastroenterology”, in corso a Palermo.
Non è un caso la scelta della Sicilia, infatti è l’unico esempio a livello nazionale in cui sono presenti tre reti assistenziali dedicate: quella per le MICI – Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (SN-IBD Sicilian Network Inflammatory Bowel Disease), la rete epatologica e la rete per le emergenze gastroenterologiche.
Test molecolari e infezione da Helicobacter pylori
La crescente resistenza agli antibiotici complica la gestione delle infezioni, come quella da Helicobacter pylori a cui è dedicata, in parte, la prima sessione sul tratto gastrointestinale superiore. Il batterio, secondo gli studi epidemiologici, è presente in una persona su due nel mondo. Nella maggior parte dei casi, l’infezione non porta ad alcun sintomo, mentre in altri può provocare ulcere gastriche o duodenali e favorire lo sviluppo di neoplasie allo stomaco.
“La resistenza del batterio ai trattamenti antibiotici è diventata motivo di grande preoccupazione e richiede un’attenta selezione e revisione delle strategie terapeutiche. Oggi l’attenzione è infatti sui test molecolari per il rilevamento di Helicobacter pylori e la suscettibilità agli antibiotici”, commenta il dottor Ambrogio Orlando, direttore della IBD Unit della Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti “Villa Sofia-Cervello” di Palermo.
Pancreas: lesioni sentinella
“Un punto cruciale della patologia pancreatica – afferma il dottor Roberto Di Mitri, direttore dell’Unità di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’ARNAS Ospedale Civico di Palermo – è oggi rappresentato dalle lesioni cistiche che registrano il dato di prevalenza intorno al 20%. Negli ultimi anni, l’aumento del fenomeno ha consentito, grazie ad un perfezionamento della diagnosi precoce ed all’implementazione della diagnostica complessa, l’identificazione delle situazioni a rischio evolutivo verso il cancro del pancreas. Identificare e caratterizzare con metodiche sempre più affinate queste lesioni consente di rilevare in maniera più efficace e precocemente i casi, dal momento che questi pazienti vengono inseriti in programmi di follow-up, da inviare eventualmente al trattamento chirurgico”, ribadisce il dottor Roberto Di Mitri.
Malattie fegato
Se per il trattamento delle malattie croniche epatiche di origine virale sono stati fatti passi da gigante grazie ai nuovi farmaci antivirali, per le patologie epatologiche legate alla sindrome metabolica, vale a dire la steatosi e la steatoepatite, assistiamo a una crescita dell’emersione di casi. L’alimentazione scorretta, la scarsa attività fisica, e l’eccesso ponderale hanno un ruolo nella diffusione della sindrome metabolica che può manifestarsi anche con le malattie epatiche.
MICI, la svolta dai farmaci biotecnologici
Una delle sfide che riguardano da vicino l’Italia è la crescita dell’incidenza e della prevalenza delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI). Oggi si stima che queste patologie abbiano un’incidenza intorno ai 10-15 nuovi casi su 100mila abitanti l’anno. Il dato tuttavia è sottostimato e si ipotizza che in Italia i pazienti siano oltre 280mila, di cui almeno 20 mila in Sicilia. L’esordio delle MICI avviene a qualsiasi età, ma il picco si registra nella fascia fra i 20 e i 40 anni.
“Negli ultimi 15-20 anni – spiega il dottor Ambrogio Orlando – il trattamento delle MICI è stato rivoluzionato dall’utilizzo dei farmaci biotecnologici e dalle piccole molecole che hanno modificato il decorso clinico della malattia di Crohn e della colite ulcerosa, determinando una riduzione significativa delle recidive di malattia, delle complicanze, delle ospedalizzazioni e degli interventi chirurgici”.
Il ruolo del microbiota
“Negli ultimi cinque anni – prosegue Orlando -, il microbiota ha assunto un ruolo maggiore e si pensa che questo sia alla base dell’origine di malattie funzionali ed organiche. È possibile che in un futuro non troppo lontano l’influenza del microbiota possa entrare nel management di alcune malattie gastrointestinali. Il microbiota intestinale è stato inoltre ritenuto responsabile anche di patologie al di fuori dell’apparato gastro intestinale, come per esempio la sindrome metabolica, alcuni tumori e malattie neurologiche”.
Screening colon retto
Per quanto riguarda i farmaci per il trattamento della malattia celiaca e dell’intestino irritabile. “In particolare per questo ultimo, i dati ci dicono come sia in crescita nella popolazione mondiale – osserva Orlando -. Durante il convegno verrà discusso se tale disturbo funzionale sia legato a un disordine psicosomatico o a una vera e propria malattia organica”.
L’intelligenza artificale per la diagnosi
L’ultima sessione è dedicata alla endoscopia digestiva con l’innovazione tecnologica. “L’introduzione dell’intelligenza artificiale – continua il dottor Di Mitri – è uno strumento di grande importanza che gioca un ruolo nello screening e nell’individuazione delle lesioni precoci che conducono al cancro del colon. Ma non solo. Numerosi studi pubblicati stanno applicando l’intelligenza artificiale anche all’ecoendoscopia, una tecnologia che negli ultimi venti anni è stata usata prevalentemente per la diagnosi e la stadiazione dei tumori del tubo digerente e del tratto bilio-pancreatico. Queste innovazioni giungono in un periodo in cui si registra un aumento dell’incidenza delle patologie oncologiche del distretto bilio-pancreatico, probabilmente correlate agli stili di vita quali ambiente ed alimentazione”.