Educazione sessuale, la Tv fa più della scuola
L’educazione sessuale non è materia da studiare a scuola. Almeno, questo sembra essere il pensiero dominante a consultare i programmi scolastici italiani di classi di diverso ordine e grado. Detta in altro modo, la scuola abdica quasi del tutto al proprio ruolo di educare, informare e preparare i ragazzi ad un aspetto molto importante della loro vita. Il sesso, benché in molti siano spaventato da questa parola, è una parte cruciale nella vita degli adolescenti e, magari, spiegare loro come evitare brutte esperienze, malattie o anche gravi errori, non sarebbe proprio un male.
QUELLO CHE SANNO
Chiarito che l’educazione sessuale è relegata, quando va bene, a qualche ora rosicchiata durante l’anno a materie ufficiali, resta da capire quanto i giovani ne sappiano di sesso. Qualcuno potrebbe credere che vista la mole di informazioni disponibili, per i ragazzi sia facile chiarire ogni dubbio. Non è così. Tra gli adolescenti, sul tema sesso c’è ancora molta ignoranza mescolata a qualche verità. Da uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità su oltre 16 mila ragazzi fra i 16 e 17 anni, iscritti in 482 scuole d’Italia nel 2019, la percezione dei giovani è di sapere più di quanto in realtà sanno a proposito di sessualità, affettività e malattie sessualmente trasmesse.
ABITUDINI
Come ben spiegato dal Sole24Ore, il risultato è che il 10 per cento di chi di loro è sessualmente attivo non usa alcun metodo contraccettivo, nemmeno il coito interrotto. Un adolescente su dieci pensa addirittura che il coito interrotto protegga dalle malattie e il 9 per cento dei maschi e il 7 per cento delle femmine è convinto che fare sesso calcolando i giorni fertili sia sufficiente per proteggersi dalle eventuali malattie sessualmente trasmesse. E ancora: il 20 per cento di loro considera la pillola anticoncezionale un metodo valido per evitare infezioni.
IL PORNO
Risultato, nell’assenza di informazioni adeguate e nel deserto di un’educazione sessuale inesistente, i giovanissimi hanno come unica fonte il web. Inutile dire che molti dei siti più frequentati sono quelli porno, dove i giovani sono esposti a rischi enormi. Ovviamente, non sarebbe un programma di educazione sessuale a salvarli da tutta la pornografia che circola in rete, ma almeno avrebbero gli strumenti per comprendere che la sessualità è tutt’altro.
SERIE TV
Nell’assenza totale della scuola, un timido passo verso qualcosa che possa considerarsi educativo rispetto al tema della sessualità lo si trova su piattaforme streaming, sotto forma di serie tv. Di grande successo, e per certi versi sorprendente per il modo spontaneo ed efficace con il quale si è scelto di trattare alcuni temi è la serie Sex Education. In modo spesso provocatorio, e altrettanto spesso estremizzato, la serie affronta temi quali l’omosessualità, le molestie, il disagio verso il proprio corpo e molto altro. Sempre offrendo una chiave di lettura facile da comprendere e mai angosciante. Qualcosa che gli adolescenti dovrebbero vedere, e forse anche chi avrebbe il compito di immaginare dei programmi scolastici adeguati.