Disturbi alimentari: le parole degli adulti hanno un peso
L’atteggiamento, i gesti e le parole di genitori e adulti di riferimento incidono sulla nascita di disturbi alimentari nei bambini. I fattori che portano al sintomo sono vari, ma la famiglia ha un ruolo decisivo.
La stessa American Academy of Pediatrics ha redatto, a partire da evidenze scientifiche, alcune linee guida che le famiglie e i medici dovrebbero seguire per evitare di rinforzare negli adolescenti la preoccupazione eccessiva nei confronti del proprio aspetto e peso corporeo. L’attenzione, infatti, dovrebbe essere posta su uno stile di vita sano piuttosto che sui chili da perdere, per contrastare obesità e altri disturbi legati al cibo.
La psicologa Valentina Di Rago, sul portale dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza parla di 5 strategie che gli adulti dovrebbero adottare al fine di prevenire problemi alimentari:
1. NON INCORAGGIARE I RAGAZZI A METTERSI A DIETA, soprattutto se si tratta di diete “fai da te” o improvvisate: se l’adolescente agisce in autonomia, senza il consulto di un medico, la situazione potrebbe sfuggirgli di mano e portarlo verso scorciatoie e metodi pericolosi per perdere peso in modo rapido con conseguenze serie per la salute.
2. NON PARLARE SEMPRE DEI CHILI DI TROPPO. Frasi come “devi metterti a dieta”, “stai ingrassando”, “dovresti dimagrire” sono controproducenti e possono a lungo andare favorire ancora di più l’insoddisfazione corporea. La maggiore propensione ad adottare comportamenti di controllo del peso e la messa in atto di condotte alimentari disfunzionali è associata proprio al fatto che in famiglia si dà molta importanza alla perfezione fisica e alle diete.
3. EVITARE COMMENTI SUL FISICO E SUL PESO DEGLI ADOLESCENTI. Spesso i ragazzi sono presi di mira dai coetanei e attaccati proprio per il loro aspetto e la loro immagine. Se anche i genitori iniziano a fare battutine e a deridere i figli, anche in modo scherzoso, questi saranno molto più critici con se stessi e più propensi a mettere in atto condotte pericolose, diete restrittive, digiuno, attività fisica esasperata, pur di perdere peso.
4. LE FAMIGLIE DOVREBBERO CONSUMARE I PASTI TUTTI INSIEME. Mangiare ognuno per conto proprio, ad orari diversi, è un’abitudine sbagliata. I pasti sono convivialità, occasioni in cui condividere e dare il buon esempio: è stato dimostrato che le famiglie, che si riuniscono intorno al tavolo, consumano un’alimentazione più sana ed equilibrata.
5. TRASMETTERE L’IMPORTANZA DI UN CORPO SANO, PIUTTOSTO CHE FOCALIZZARSI SULLA PERFEZIONE FISICA. Anziché incoraggiare i ragazzi a diete, digiuni e perdita di peso, è importante crescere i figli con abitudini sane, una dieta equilibrata e attività fisica, aiutandoli a crearsi un’immagine salutare del corpo.
“Perdere peso in maniera repentina non è indice di buona salute.
Gli adulti devono saperlo e fungere da modello positivo per evitare che si sviluppi negli adolescenti un senso d’insoddisfazione corporea, con conseguenze negative per la propria salute fisica e stima personale” – conclude la psicologa.