Cheratosi attinica, macchie confuse per inestetismi ma rischio tumore
La cheratosi attinica è una patologia della pelle che colpisce soprattutto in età avanzata. Ha una prevalenza del 27,4% negli over 30, con un maggior rischio per chi ha la pelle chiara (Fargnoli et al, 2017).
Sintomi e diagnosi precoce
Causa delle lesioni cutanee piane o in rilievo, ruvide o squamose, di colore rosso, marrone, bianco o rosa. Possono essere confuse anche con inestetismi, invece la patologia non va sottovalutata, mettono in guardia gli specialisti. La cheratosi attinica infatti può evolvere in una forma invasiva di tumore cutaneo, il carcinoma squamocellulare.
A fare la differenza come sempre è la diagnosi precoce. Se individuata in tempo può essere trattata, così da ridurne la possibile progressione e la potenziale pericolosità. Insomma, più precoce è la diagnosi, più facile è la cura. Per sensibilizzare la popolazione a rischio sulla patologia, prende il via la campagna “Derma Point, facciamo il punto sulla cheratosi attinica”, con il contributo non condizionante di Almirall in collaborazione con SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse.
Screening gratuiti
Al Policlinico Tor Vergata di Roma, il 9 settembre dalle 9.30 alle 13.00, i dermatologi coordinati dalla Prof.ssa Elena Campione offriranno consulti gratuiti. Un’opportunità per ricevere una diagnosi di cheratosi attinica, patologia della pelle che può evolvere in un tumore cutaneo. Inoltre, da settembre a novembre 2023 saranno coinvolte 12 strutture ospedaliere/universitarie distribuite sul territorio nazionale con giornate di screening dermatologico. I consulti si svolgeranno con prenotazione obbligatorie al sito.
Cheratosi attinica, 80% su corpo esposto al sole
“Le macchie della pelle non sono tutte uguali e alcune necessitano di attenzioni specifiche perché potenzialmente gravi – spiega il Prof. Giuseppe Argenziano, Presidente della SIDeMaST – tra queste ci sono le cheratosi attiniche. Esse compaiono infatti per l’80% su aree del corpo esposte al sole, quindi viso, collo, mani, avambracci e cuoio capelluto, soprattutto nelle persone meno giovani, di carnagione chiara. Negli stadi iniziali possono essere più facili da sentire alla palpazione che da vedere. Solitamente sono asintomatiche, talvolta dolorose, soprattutto possono evolvere in un tumore cutaneo, il carcinoma squamocellulare. Per questo diagnosticarle e trattarle precocemente è indispensabile”.
“La visita dermatologica annuale è fondamentale per la prevenzione di queste lesioni precancerose – spiega la Prof.ssa Campione – che possono essere facilmente intercettate dallo specialista e trattate. Alcuni soggetti sono più a rischio, sia per le specifiche caratteristiche della pelle ma anche per eventuali altre patologie associate, le quali richiedono l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti che possono favorire l’insorgenza delle cheratosi attiniche. Le campagne di prevenzione consentono non solo un’ottimizzazione della diagnosi, ma anche di ottenere una maggiore consapevolezza da parte degli utenti sull’ importanza della fotoprotezione della cute, sui rischi della fotoesposizione acuta e cronica nel favorire i tumori cutanei.”