Ceinge: ecco la “ricetta della longevità”
Esercizio fisico costante e una dieta equilibrata con protocolli di restrizione calorica, sono alcuni degli elementi della ricetta della longevità che si studia da oltre vent’anni al Ceinge grazie all’impegno dello scienziato Franco Salvatore, fondatore e presidente del Centro di Ingegneria Genetica partneopeo. Questi studi diventeranno parte integrante di un nuovo laboratorio di Healthy and Active Longevity che, mettendo insieme il know how in ambito medico, scientifico e sportivo di tre diverse Università e dei ricercatori del Ceinge, consentirà di fare una valutazione integrata (clinico-fisica-diagnostica) e computerizzata degli effetti dell’esercizio fisico, anche in associazione alla corretta alimentazione, sulla salute degli individui.
«Diverse evidenze scientifiche – spiega piega Franco Salvatore – dimostrano l’incidenza positiva dell’attività fisica sulla prevenzione di alcune gravissime malattie, come quelle cardiovascolari ma anche come quelle oncologiche, si pensi all’importanza del rapporto tra l’attività fisica e l’alimentazione a livello della flora intestinale per la prevenzione dei tumori. E ci sono molti riscontri anche sul miglioramento della qualità della vita che l’attività fisica comporta in soggetti affetti anche da gravi malattie. Si pensi ai miglioramenti della mobilità nei soggetti affetti da morbo di Parkinson o ai miglioramenti della memoria nei soggetti affetti dall’Alzheimer». Queste patologie saranno coinvolte negli studi pilota del nuovo laboratorio di Healthy and Active Longevity del Ceinge. La strutta ultramoderna è stata progettata dell’architetto Giovanni Multari e dispone di due sale attrezzate con apparecchiature di ultima generazione per la valutazione della forma cardiorespiratoria, della composizione corporea e della massa ossea.
Verso nuove cure
I principali ambiti degli studi riguarderanno la messa a punto e la sperimentazione di nuovi protocolli integrati di attività motoria e nutrizione e il loro impatto sulla salute umana in soggetti sani (a scopo preventivo) e in soggetti portatori di patologie per analizzare il loro effetto sul miglioramento di differenti parametri legati alla salute e all’evoluzione della malattia.