Cancro del testicolo: autopalpazione una volta al mese
Ottobre è il mese mondiale della prevenzione. Una volta al mese è quanto si raccomanda ai maschi riguardo alla palpazione dei testicoli, a partire dalla pubertà. Una pratica di prevenzione di molte condizioni urologiche e andrologiche ma praticamente sconosciuta per gli uomini. Il cancro del testicolo è comune nei maschi tra 20 e 40 anni ma non esiste una sensibilizzazione adeguata su questo tipo di prevenzione. Gli adolescenti dovrebbero fare una visita andrologica in occasione della pubertà (proprio come è consigliato alle donne) e in questa occasione andrebbe insegnato come fare la palpazione.
“Rigonfiamenti, volume aumentato e noduli da un solo lato devono essere portati all’attenzione dello specialista. Il cancro del testicolo infatti rappresenta circa 1-1.5% di tutti i tumori maschili. È la neoplasia più frequente tra i 15 e i 40 anni mentre diventa rara dopo i 50 (quando cede il passo alla prostata) con una incidenza da 3 a 6 casi ogni 100mila abitanti”– spiega il Professor Salvatore Sansalone, Specialista in Andrologia e Urologia.
“Usiamo un modello di scroto realistico con testicoli palpabili che presentano variazioni come palline, indurimenti, tipi di formazioni diverse. A seconda del modello usato si possono tastare due testicoli mobili, gli epididimi e i funicoli spermatici. Invitiamo quindi il paziente a toccarlo e indicarci se sentono qualcosa che non va in modo che sappiamo riconoscere eventuali anomalie in loro stessi. L’autopalpazione deve diventare una buona abitudine. Sì può iniziare durante la doccia o il bagno caldo poi si prosegue davanti allo specchio per verificare la presenza di gonfiore o varicosità” – prosegue lo specialista.
Grazie a questa semplice forma di screening è possibile fare una diagnosi precoce che, è stato calcolato, favorisce cure tempestive e una guarigione del 90%.
Soggetti più a rischio sono coloro che hanno sofferto di ‘criptorchidismo’ (la condizione in cui uno o entrambi i testicoli non sono scesi nello scroto), familiarità, sindromi genetiche, esposizione a sostanze che possono interferire con l’apparato ormonale come i pesticidi, il fumo (che ne raddoppia il rischio), sui traumi ci sono pareri contrastanti.
Cancro del testicolo: l’autopalpazione in 5 fasi:
“Si esamina un testicolo per volta – spiega lo specialista. Per prima cosa bisogna cercare il testicolo nel sacco scrotale e poi esaminarlo. L’autopalpazione si effettua toccando ogni testicolo con entrambe le mani, ponendo indice e medio nella zona inferiore e il pollice in quella superiore. Attraverso un movimento rotatorio delicato delle dita, si esplorano entrambi i testicoli prestando attenzione alla sensazione data dal tocco. La manovra, non dovrebbe causare alcun dolore. Un testicolo di dimensioni maggiori dell’altro è considerato normale. Viceversa è bene sottoporre all’attenzione medica la presenza di eventuali rigonfiamenti duri del testicolo (anche se indolori) o, al contrario, la netta perdita di volume di un testicolo. Così come un senso di pesantezza ai testicoli andrebbe sottoposto all’attenzione medica. Sopra e dietro al testicolo si trova l’epididimo, una morbida struttura a cui è affidato il compito di selezione, trasporto e arricchimento degli spermatozoi. La sua presenza è quindi normale – prosegue lo specialista – ed è bene accertare soltanto che non contenga cisti. Durante l’autopalpazione dei testicoli occorre prestare attenzione anche al cordone spermatico, alla ricerca di cisti o di varicoceli; queste ultime sono dilatazioni varicose soffici palpabili lungo il cordone posto sopra a ogni testicolo – conclude lo specialista.