Riscaldamento in casa può causare problemi respiratori. Il focus
La salute dipende anche dal riscaldamento della propria abitazione. Come si fa ad avere una casa calda, ma in modo efficiente, evitando allergie e di contribuire all’inquinamento atmosferico – già oltre il livello di guardia in molte città del Nord Italia? Uno studio comparativo realizzato dall’area Combustione e Ambiente della società Innovhub, dà qualche consiglio su come limitare i danni. La manutenzione degli impianti è una priorità. Spesso quella che si fa è cattiva o non sufficiente e crea anche inquinamento. Questo riguarda la semplice pulizia quotidiana: una stufa per il riscaldamento a legna o a pellet non pulita può dare una variazione dal 10 fino al 100% delle emissioni di Pm; anche un sistema tradizionale non è esente da rischi.
La fuliggine è uno dei pericoli maggiori. Secondo quanto reso noto dalla redazione Medical Care di Humanitas quella prodotta dalla combustione è un micro-inquinante ambientale con le stesse caratteristiche dello smog urbano e può diventare una fonte di irritazione per le mucose, particolarmente rischiosa per i pazienti già colpiti da malattie dell’apparato respiratorio. Poi ci sono le emissioni generate da apparecchi a gas, gpl, gasolio che hanno un impatto ambientale, soprattutto per quanto riguarda il particolato ed il benzo(a)pirene che sono tra gli inquinanti più pericolosi.
Allora come si migliora l’aria in casa?
Tra le tecnologie utilizzate per ottenere un riscaldamento degli ambienti più efficiente ed ecosostenibile c’è la Ventilazione Meccanica Controllata termodinamica (VMC); ma
al di là del sistema adoperato, è sempre importante non riscaldare troppo gli ambienti. La temperatura in casa non dovrebbe mai superare i 22°, soprattutto in presenza di soggetti affetti da patologie asmatiche, poiché l’aria troppo calda può minare la salute delle mucose che ricoprono le pareti bronchiali, causando difficoltà respiratorie. Insomma, non è un fatto “soltanto” di inquinamento. Un’aria interna troppo calda e secca che non viene filtrata in modo corretto, può influire sulla salute delle vie aeree, già più a rischio con l’arrivo delle sintomatologie influenzali.
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