“Mens sana in corpore sano”. L’allenamento contro ansia e depressione
L’allenamento fisico può avere un ruolo chiave contro i disturbi di ansia o depressione. Esiste infatti un forte legame tra salute mentale e fisica. “Sappiamo che la vecchia separazione tra mente e corpo è ingannevole” afferma Ben Michaelis, dottore di ricerca, psicologo evoluzionista e autore di “Your Next Big Thing: 10 Small Steps to Get Moving and Get Happy. “Il corpo è la mente, la mente è il corpo. Quando ci prendiamo cura di noi stessi, stiamo aiutando l’intero sistema”. “Gli allenamenti più efficaci contro ansia e depressione“ è stato pubblicato sul sito americano Health.Com. Le ricerche indicano che tre attività in particolare possono contribuire ad alleviare i sintomi di depressione e ansia. Si tratta della corsa, il trekking e lo yoga.
La corsa brucia calorie, riduce la voglia improvvisa di cibo e il rischio di malattie cardiache. Ma è stato dimostrato anche che la corsa migliora l’umore in diversi modi, conferma Michaelis. “Correre provoca cambiamenti durevoli nei neurotrasmettitori del buonumore, la serotonina e la norepinefrina, sia durante che dopo l’allenamento”, spiega. Inoltre, sembra che i movimenti ripetitivi della corsa abbiano sul cervello lo stesso effetto della meditazione. I benefici mentali dell’allenamento possono essere particolarmente efficaci per chi soffre di depressione. In un’indagine pubblicata sulla rivista Psychiatry & Neuroscience, i ricercatori hanno scoperto che l’esercizio fisico può funzionare in modo simile agli antidepressivi e attenuare disturbi mentali seri supportando la formazione di nuovi neuroni nel cervello. La corsa può facilitare il riposo notturno e questo migliora la memoria, riduce i livelli di stress e protegge dalla depressione.
Il Trekking, invece, può ottimizzare i benefici mentali dell’allenamento. “La natura ha un effetto calmante sulla mente”, ricorda Michaelis. “È dimostrato che stare a contatto con piante, alberi e in particolare con alberi in decomposizione può contribuire alla riduzione dell’ansia perché queste piante emettono sostanze chimiche per rallentare il processo di decomposizione che, a quanto pare, fanno rallentare anche noi”. Per uno studio poi pubblicato in Enviromental Health and Preventive Medicine, alcuni ricercatori Giapponesi hanno inviato partecipanti in aree boschive e urbane. Hanno poi scoperto che i soggetti che avevano passeggiato nei boschi per 20 minuti riportavano livelli più bassi di ormone dello stress, rispetto a chi era rimasto in città. Anche le ricerche più recenti sembrano corroborare la tesi che un’immersione nella natura possa giovare alla salute mentale. Uno studio della scorsa estate, per esempio, ha scoperto che quando un giovane adulto si concede una passeggiata nella natura di cinquanta minuti si sente meno ansioso e vede migliorate le sue facoltà mnemoniche.
Infine, per quanto riguarda lo Yoga, tutti i partecipanti che avevano preso lezioni di Yoga riportavano una “significativa” riduzione dei livelli di depressione, rabbia, ansia e sintomi nevrotici. Un altro gruppo di ricercatori ha condotto uno studio su alcuni trial clinici che esaminavano gli effetti dello yoga sull’ansia e sullo stress. In 25 studi su 35, i soggetti riportavano una diminuzione significativa dei sintomi di ansia e stress dopo aver iniziato a praticare yoga. “La cosa straordinaria dello yoga è che, oltre agli esercizi di stretching e di rafforzamento di base, si concentra molto sulla respirazione, che aiuta a rallentare e calmare la mente” spiega Michaelis. Infatti, è difficile restare ansiosi quando si respira profondamente.