L’ASL NAPOLI3 SUD aderisce per prima alla scuola d’integrità per battere sprechi, inefficienze o corruzione
Sarà l’ASL NAPOLI3 SUD l’apripista per il riscatto etico del Servizio Sanitario Nazionale, un patrimonio da tutelare in una rinnovata alleanza tra vertici aziendali, personale medico e sanitario e cittadini. Prende infatti il via il 28 febbraio a Torre del Greco la prima esperienza in Italia della Scuola di integrità messa in campo dall’Istituto per la promozione dell’etica in sanità. Due mesi di incontri formativi, verifiche tecniche e analisi condivise, assieme a 70 dipendenti dell’Azienda Napoli3 SUD per restituire valore alle motivazioni etiche su cui si fonda il comportamento quotidiano dei singoli professionisti al fine di garantire la migliore assistenza sanitaria possibile ai cittadini e l’utilizzo più appropriato dei fondi per la sanità. Un percorso teso a sviluppare quei processi organizzativi di prevenzione e di controllo volti ad eliminare le aree di arbitrio che sono il terreno più fertile per sprechi, inefficienze ed eventi corruttivi. Concetti, competenze e principi dell’integrità e della prevenzione di sprechi e corruzione si consolidano così nella cassetta degli attrezzi dei dipendenti dell’azienda.
“Qualche settimana fa – ricorda il direttore generale Antonietta Costantini – la nostra ASL Napoli3 Sud ha adottato con delibera n. 49 del 31 gennaio 2017 il Piano Triennale Prevenzione della corruzione e della Trasparenza per gli anni 2017, 2018, 2019, visibile nella sezione amministrazione trasparenza del sito internet aziendale. Il nuovo Piano – prosegue Costantini – si pone l’obiettivo di programmare e integrare in modo più incisivo e sinergico la materia della trasparenza e dell’anticorruzione. In questa direzione, s’inquadra il potenziamento della formazione, indirizzata a stabilire un dialogo con le risorse già esistenti ed orientarle in senso etico”.
“Non dimentichiamo che tra gli aspetti più significativi e in piena coerenza con le recenti disposizioni dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), c’è la scelta aziendale – sottolinea la responsabile della Prevenzione della Corruzione – Tutela, Trasparenza e Comunicazione dell’ASL NAPOLI3 SUD, Angela Improta – di inserire gli obiettivi del piano della prevenzione della corruzione e del programma della trasparenza all’interno del piano della performance e, quindi, di conseguenza, collegarli alla valutazione del risultato.”
“La promozione dell’Etica Pubblica in Sanità è lo strumento più idoneo a promuovere un cambiamento culturale, ma deve innestarsi su comportamenti organizzativi e individuali che gli operatori del servizio pubblico riconoscano come propri – sottolinea Massimo di Rienzo, responsabile scientifico per la formazione ISPE Sanità e promotore della Scuola – Ideare e attuare programmi formativi che incoraggino la pratica dell’etica pubblica e riducano il rischio di corruzione nelle strutture che amministrano ed erogano servizi sanitari – ASL, AO, ASST, ASP – diventa essenziale per ridurre gli sprechi in sanità e arginare il fenomeno della selezione avversa.”
I contenuti messi a punto dalla squadra di formatori di ISPE Sanità vanno dalla formazione valoriale ai modelli organizzativi e ai processi di controllo, dall’analisi delle procedure di appalto all’applicazione della L. 190/2012 fino alle norme sulla trasparenza e al valore della comunicazione come reputazione. Il programma si inscrive nelle attività funzionali agli adempimenti delle attività per la trasparenza e la prevenzione della corruzione.
“L’intervento formativo intende costruire una metodologia basata sui cosiddetti ‘real-life scenario’, cioè su scenari reali, rilevanti, dove è richiesta una competenza non solo professionale ma anche e soprattutto etica. Lavorando sulla consapevolezza delle persone – conclude Di Rienzo, fondatore di @spazioetico – e riflettendo con loro sui dilemmi etici che contrappongono etica individuale e etica pubblica, il nostro progetto formativo consente di recuperare gli aspetti che stimolano la Responsabilità, l’Impegno e la motivazione di ciascuno, salvaguardando l’integrità dei propri Valori nel contesto dell’etica pubblica”.