FVG, aumenteranno gli screening sui tumori alla mammella e sul carcinoma all’ovaio
Aumenterà in Friuli Venezia Giulia il numero di donne invitate a sottoporsi agli screening per la diagnosi precoce dei tumori alla mammella e del carcinoma all’ovaio. Le beneficiarie saranno tutte coloro le quali, in famiglia, hanno avuto uno o più casi di questo tipo di patologie.
Ad affermarlo è stato l’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca in occasione di un convegno sul carcinoma mammario organizzato a Udine dalla sezione provinciale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT): è stato definito un protocollo di sorveglianza che prevede una consulenza genetica per determinare la eventuale predisposizione ad ammalarsi e le modalità di informare sulle conseguenze della malattia e dei modi in cui essa può essere prevenuta o curata.
Abbassare l’età delle utenti coinvolte negli screening sui tumori
Il Friuli Venezia Giulia è una realtà regionale in cui l’adesione al programma di screening mammografico è molto alta (lo stesso, purtroppo, non vale per quel che concerne l’intercettazione precoce dei tumori al colon e al collo dell’utero); l’obiettivo, ora, è quello di intensificare i controlli abbassando l’età delle persone coinvolte. Questa “mission” vedrà coinvolti tutti i professionisti del settore, a partire dai medici di famiglia, che potranno contare sull’importante collaborazione con la LILT, che – a detta della Telesca – ha una consolidata tradizione di capacità di intervento a fianco delle istituzioni per accrescere la sensibilità alla prevenzione. Ogni giorno in Italia vengono diagnosticati circa mille casi di tumori, per un totale di circa 360.000 all’anno, di cui 9.000 in Friuli Venezia Giulia, dove convivono con la malattia ben 80.000 persone.
Grazie ai progressi della medicina e alle iniziative di prevenzione, questa malattia, potenzialmente grave, ha una percentuale di guaribilità molto buona (l’85 per cento dei casi).