Medici di Napoli, polemiche sulle iscrizioni
La polemica dei giorni scorsi sull’impossibilità per i neolaureati di iscriversi all’Ordine dei Medici di Napoli in periodo di elezioni sembra possa finalmente trovare una conclusione. Deciso a fare l’impossibile per garantire l’immediata iscrizione dei neolaureati, l’Ordine dei Medici di Napoli ha infatti formalmente interessato il ministero della Salute e la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici. Proprio dalla Federazione è arrivata oggi pomeriggio la conferma dell’impossibilità di cambiare le normative fissate a garanzia del regolare svolgimento delle elezioni. Tuttavia, vista l’importanza di dare risposta agli aspiranti medici nell’ambito della drammatica crisi sanitaria, la collaborazione interistituzionale tra Ordini provinciali e Federazione nazionale ha portato ad un’apertura che di fatto può superare ogni ostacolo.
LA POSSIBILITA’
«Lavoriamo affinché i 79 medici che hanno chiesto di essere iscritti e che ad oggi non abbiamo potuto iscrivere per il blocco interelettorale previsto per norma – dicono il presidente Silvestro Scotti e il vice presidente Bruno Zuccarelli – abbiano la possibilità di iscriversi presso un Ordine limitrofo, come prospettato dalla FNOMCeO, svolgendo le pratiche amministrative online presso l’ordine napoletano che trasferirà la documentazione opportuna e favorirà la rapida iscrizione. Ovviamente la stessa possibilità sarà garantita a quanti vorranno fare richiesta di iscrizione in questo periodo. Non siamo al di sopra delle leggi e dei regolamenti, ma ci rendiamo conto di quanto questo passaggio sia sentito visto anche l’interessamento del governatore De Luca che ci ha oggi sostenuto con una missiva a tutti gli Ordini campani che portasse ad una soluzione in tal senso, a maggior ragione oggi che c’è bisogno di forze a sostegno della tenuta del sistema sanitario». I medici che si iscriveranno presso l’Ordine limitrofo potranno in un secondo momento “far ritorno a casa”, ottenendo il passaggio all’Ordine dei Medici di Napoli.
LE ELEZIONI
Intanto, proprio per chiedere numi sulla possibilità di differire l’ormai prossima tornata elettorale, l’Ordine di Napoli ha scritto per la terza volta al ministero della Salute e alla FNOMCeO. «Fermo restando che come nostro dovere e intento abbiamo predisposto ogni attenzione alla massima sicurezza e abbiamo richiesto come dovuto agli organi territorialmente competenti se le nostre procedure fossero conformi alle norme vigenti – aggiungono Scotti e Zuccarelli – per consentire lo svolgimento delle elezioni in modo sicuro. Tuttavia, la possibilità di nuove restrizioni, che si stanno delineando in queste ore e che potrebbero avere evoluzioni addirittura settimana per settimana, ci spinge ancora una volta a chiedere a questo punto pubblicamente al ministero della Salute e al ministro Speranza come mai si sia prevista una linea d’azione per gli Ordini vigilati dal ministero della Giustizia, optando per tutt’altra strada per quelli vigilati dal dicastero della Salute, sulla base di quanto stabilito il 28 ottobre u.s al comma 3 dell’art. 31 del DL 28/10/2020 n.137 che da podestà al Consiglio nazionale degli Ordini di differire di 90 giorni lo svolgimento delle elezioni». Scotti e Zuccarelli rispondono poi alle polemiche sollevate da chi ha voluto speculare sull’attuale situazione di crisi. «Se è servito un decreto per gli Ordini vigilati dal Ministero della Giustizia – dicono – come avrebbe mai potuto il singolo Ordine di Napoli operare sua sponte una scelta dello stesso tenore. A questi colleghi rispondiamo che l’etica dovrebbe essere la luce di riferimento per chi vuole candidarsi a governare un Ordine professionale. Etica significa essere capaci di distinguere bene e male, virtù e vizio e sopratutto, in questo caso, giustizia e illegalità».