Inquinamento e cambiamento climatico, 1,4 milioni di morti l’anno
Nel continente europeo circa 1,4 milioni di decessi l’anno sono legati all’inquinamento e al cambiamento climatico. Nei 53 paesi della regione europea, nel solo 2022, ben 20.000 persone sono decedute a causa del caldo estremo. Sono dati allarmanti quelli diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e discussi a Budapest per la settima conferenza ministeriale su ambiente e salute. Dati che vanno anche oltre quelli dello scorso anno, che già non si potevano definire positivi.
Agire
Per Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa, è il momento di agire. È stato lui, infatti, a sottolineare che è possibile prevenire un milione di morti ogni anno a causa di fattori di rischio ambientale. A fargli eco sono le parole di Csaba Kőrösi, presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite «La salute è una questione di policy-making, una questione di finanziamento, di progresso scientifico, di progresso tecnologico e di come costruire la fiducia tra di noi e come ricostruire le nostre reti di cooperazione».
I dati
Il nuovo rapporto mostra anche che nella Regione che copre l’Europa e l’Asia centrale, nel 2019, circa 570.000 decessi erano attribuibili all’inquinamento atmosferico e più di 150.000 all’inquinamento domestico. Nel 2020, circa 77 milioni di persone non avevano accesso all’acqua potabile. Mentre gli spazi verdi hanno un effetto protettivo sulla salute e possono ridurre la mortalità per cause naturali di quasi l’1%. Dalla conferenza ci si aspetta ora una dichiarazione comune con una serie di azioni concrete per preparare i sistemi sanitari ad affrontare l’impatto dei cambiamenti climatici e ridurre gli effetti sulla salute dell’inquinamento.
Patologie
Ma quali sono le principali malattie legate all’inquinamento atmosferico? Dati dell’OMS ci dicono che l’inquinamento ambientale, in modo particolare quello dell’aria che respiriamo, è la causa di un aumento delle malattie cardiovascolari e respiratorie. Essere esposti per anni all’effetto di polveri sottili può aumentare il rischio di sviluppare ictus, infarti, ipertensione, scompenso cardiaco, fibrillazione atriale, tromboembolismo venoso. Lo smog sembra anche influire sullo sviluppo dell’aterosclerosi.