Rapporto Oms per ridurre malattie non trasmissibili, prime cause di morte
Cancro, diabete, malattie polmonari e malattie cardiache uccidono in tutto 41 milioni di persone ogni anno e rappresentano il 71 per cento di tutti i decessi a livello globale, 15 per cento dei quali si verificano tra i 30 e i 70 anni. Queste malattie non trasmissibili (NCD), rappresentano una delle sfide, indicate dalla Commissione indipendente di alto livello dell’Organizzazione mondiale della sanità nell’ultimo rapporto, pubblicato il 1° giugno. L’obiettivo è ridurre del 30% le malattie non trasmissibili entro il 2030. Il rapporto focalizza l’attenzione anche sulle crescenti, ma spesso trascurate, problematiche dei disturbi mentali e dell’obesità.
“L’Oms è stata fondata 70 anni fa con la convinzione che la salute è un diritto umano di essere goduto da tutte le persone, e non un privilegio per pochi”, ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Le raccomandazioni di questo rapporto rappresentano un passo importante verso la realizzazione di questo diritto prevenendo la sofferenza e la morte causate da malattie non trasmissibili”.
Il rapporto è stato anche pubblicato sulla rivista medica The Lancet. Le malattie non trasmissibili (NCD), comprese le malattie cardiovascolari, il cancro, il diabete, le malattie respiratorie croniche e i disturbi mentali, durano anni, rovinano la qualità della vita e sono il risultato di una combinazione di fattori genetici, fisiologici, ambientali e comportamentali. I fattori di rischio principali sono il fumo, l’inattività fisica, l’uso dannoso di alcol e diete malsane, ma l’Oms include tra i fattori di rischio critico anche l’inquinamento atmosferico.
Nel 2015, i paesi hanno concordato la sostenibilità degli Obiettivi di sviluppo, che includono anche la riduzione di un terzo di mortalità prematura per le NCD entro il 2030, ma nonostante i numerosi interventi e gli impegni assunti per combattere le malattie non trasmissibili, i progressi sono stati lenti e irregolari. Per questo motivo la Commissione ha concordato sei raccomandazioni chiave indirizzate ai governi in tutto il mondo.