18mln di europei hanno rinunciato alle cure lo scorso anno
Nel 2018 sono stati 18 milioni i cittadini europei che hanno rinunciato alle cure mediche di cui avevano bisogno. Si tratta del circa il 3,6% della popolazione. Una percentuale che in Italia ha riguardato il 2,6%, ovvero quasi 1,6 milioni di italiani, un numero più basso della media dei 28 Stati membri dell’Unione Europea, ma da cui emerge il peso dei costi elevati. La fotografia è stata scattata dall’Eurostat, che ha diffuso i dati che riguardano il 2018. Dall’analisi è emerso che, in valori assoluti, il numero maggiore di persone costrette a rinunciare alle cure è nel Regno Unito (5,5 milioni), seguito dalla Polonia (3,2 milioni), dalla Francia (2,2 milioni) e dall’Italia (1,6 milioni). Ma se si guarda alla percentuale rispetto alla popolazione, la situazione peggiore è in Estonia con il 19% mentre l’Italia è al 18/mo posto (2,6%).
Perché si rinuncia alle cure mediche?
Per quanto riguarda i motivi che hanno portato le persone a rinunciare alle cure, la Grecia ha la più alta percentuale di persone con esigenze mediche insoddisfatte a causa dei costi insostenibili (8,3%), ma questa classifica vede l’Italia al quarto posto (con il 2%). Delle circa 1 milione e 569.000 persone che non si sono curate nel nostro Paese, 241.000 lo hanno fatto per liste d’attesa troppo lunghe, circa 60.000 per paura e altrettanti per mancanza di tempo; mentre la grande maggioranza, oltre 1 milione e 200.000 cittadini, perché le cure erano troppe care. Tuttavia, anche se i numeri sono ancora alti, sono in netto miglioramento rispetto alle rilevazioni fatte nel 2009, quando in Italia, avevano rinunciato alle cure 4,1 milioni di persone. Ad oggi quindi si tratta di una diminuzione di circa il 60%.