Il virus nella mente, torna la fiducia nei vaccini
Il virus ha cambiato le nostre vite, ma soprattutto ha cambiato il nostro modo di pensare. I nostri punti di vista su questioni come la vaccinazione. Già, dove non sono arrivati negli anni gli appelli dei medici è arrivato il covid e oggi in Italia la vaccinazione antinfluenzale è diventata ben più popolare che in passato. Questa convinzione arriva dall’analisi dei dati, o meglio delle parole chiave e delle conversazioni fatte on line. I termini “influenza” e “vaccino antinfluenzale”, infatti, sono al terzo posto tra i temi più popolari nella rete quando si parla di salute e patologie subito dopo il diabete e l’Hiv. Twitter, Instagram e Facebook prevalgono rispetto ai siti web nella ricerca e nello scambio di informazioni su questi temi. La ricerca è stata realizzata dall’Health Web Observatory in collaborazione con Medipragma con il contributo incondizionato di Sanofi Pasteur, la divisione vaccini di Sanofi ed è stata condotta attraverso un’attività di social media listening realizzata con l’individuazione di parole chiave (vaccinazione antinfluenzale e/o Coronavirus) nel periodo che va da Gennaio a Settembre 2020. I risultati sono stati presentati nel corso del Webinar ‘Hashtag Vaccino: il sentiment sulla vaccinazione anti-influenzale e non solo’.
ANALISI IN RETE
Sono stati analizzati 53.511 post pubblicati online tra Web e Social Network. Di questi: 17.549 erano relativi al tema dei vaccini antinfluenzali (di cui il 57% da Twitter), 35.962 al coronavirus (di cui il 43% dal Web) e 4.303 riguardavano entrambi i temi. Si tratta di due temi fortemente correlati e la situazione emergenziale legata al Covid-19 ha avuto un impatto sulla percezione del vaccino antinfluenzale. Analizzando la comunicazione online rispetto a temi come la vaccinazione contro l’influenza e il rapporto tra la malattia, la prevenzione vaccinale ed il Coronavirus, la ricerca ha permesso di evidenziare quali siano gli argomenti più discussi, gli attori principali e gli atteggiamenti più diffusi. «Abbiamo registrato un’impennata di ricerche sui temi del vaccino antinfluenzale alla fine dell’estate quando si decide se vaccinarsi o meno», spiega Ketty Vaccaro, presidente dell’Health Web Observatory. Questo lascia pensare che non tratti di un interesse di natura scientifica, ma piuttosto di tipo pratico volto a raccogliere informazioni utili per poter prendere una decisione.
IDENTIKIT
Nel 45% dei casi i post analizzati sono relativi a cittadini che navigano in rete mentre nel 33% dei casi si tratta di stampa a cui si aggiungono piccole percentuali di blogger e influencers. Il ruolo delle istituzioni e degli esperti risulta, invece, marginale. Il 48% dei post riguarda informazioni e discussioni sull’efficacia e le indicazioni dei vaccini, il 15% fa riferimento alla ricerca scientifica, il 10% a punti di vista e vissuto personali e un altro 10% affronta il tema dell’organizzazione dell’attività di vaccinazione sul territorio e di una possibile carenza dei vaccini. Infatti, i primi tre post più popolari su You Tube, Instagram e Facebook si concentrano sul tema della disponibilità dei vaccini anche in chiave polemica. “Questo è un tema molto dibattuto sui canali social. I post con un maggior potenziale di pubblico raggiunto sono tutti legati al tema della disponibilità delle dosi di vaccino e ai problemi organizzativi di alcune regioni nel garantirle”, sottolinea Vaccaro.
DA NORD A SUD
Le ricerche online hanno un proprio andamento geografico. Dall’analisi dei trend di Google, emerge che da maggio a settembre le regioni nelle quali il topic ‘vaccino antinfluenzale’ è stato più ricercato sono Val d’Aosta, Liguria, Umbria e Lombardia. Mentre sono gli internauti delle regioni del Sud ad aver mostrato un interesse maggiore per il termine Coronavirus, cercato soprattutto in Calabria, Basilicata e ancora Umbria e Sardegna. «Dalla nuova fotografia elaborata dall’Health Web Observatory – dice Mario Merlo, General Manager Sanofi Pasteur Italia – emerge una maggiore consapevolezza dei cittadini rispetto all’importanza della vaccinazione antinfluenzale, soprattutto in questo particolare contesto legato alla pandemia da COVID-19. Sui temi di salute tutti noi che operiamo nella filiera della salute dobbiamo impegnarci per fornire messaggi di prevenzione accessibili, preservando sempre la scientificità della materia, ma rendendo questi temi maggiormente fruibili per un’utenza che oggi è sì più connessa grazie a smartphone e strumenti digitali, ma è anche più distratta e disorientata. Ecco perché siamo impegnati in prima linea in progetti che favoriscano una corretta conoscenza della vaccinazione e una narrazione efficace sulle differenti piattaforme online e social con competenza, trasparenza, responsabilità». La speranza è che passata la crisi resti almeno l’insegnamento di quanto sia importante puntare alla prevenzione per conservare il bene più importante di ciascuno: la salute.