Disfunzione erettile e farmaci, ecco cosa si dovrebbe sapere
Sei uomini su dieci fanno uso di farmaci per combattere la disfunzione erettile, molti però non seguono alcuna indicazione medica. L’allarme sulle «pillole dell’amore» arriva da uno studio presentato in occasione dell’ultimo congresso dell’European Association of Urology, studio realizzato analizzando il comportamento di circa 1.000 uomini residenti in sette Paesi europei (Italia compresa) che fanno uso di farmaci contro l’impotenza. I dati svelano un mondo del quale si parla poco, fatto di medicina fai da te e di rischi per la salute.
Acquisti on line
Sono addirittura 180 milioni le sexypillole vendute nell’ultimo anno in Europa e la cosa più preoccupante è il dilagante fenomeno dell’acquisto on line e fai da te. Sei uomini su dieci, come detto, usano farmaci per l’impotenza, ma lo fanno senza aver avuto una diagnosi né, in molti casi, una prescrizione da parte del medico. Ecco perché si arriva a contare oltre 100 milioni di pillole acquistate senza ricetta, circa 3 milioni e mezzo addirittura comprate nei sexy shop. L’Erectile dysfunction european users survey (Edeus), coordinato dal professor Emmanuele A. Jannini dell’Università di Roma Tor Vergata, svela un mondo scioccante, un mondo nel quale soltanto 4 uomini su 10 possono essere ricondotti alla categoria dei «pazienti», gli altri sono invece dei «performers» che usano le pillole non per combattere l’impotenza ma per migliorare le prestazioni sotto le lenzuola.
Il rischio del fai da te
Il pericolo però è altissimo, perché chi ammette di acquistare le pillole dell’amore on line o da canali diversi dalla farmacia, ne fa un uso «ricreativo» che però è meno soddisfacente ed efficace oltre che dannoso. Le conseguenze possono essere molto gravi, perché in queste pillole non acquistate in farmacia possono essere presenti impurità, tossici o, nella migliore delle ipotesi, dosaggi sbagliati che incrementano il pericolo di eventi avversi. Oltre a chi cerca performance super c’è poi chi si vergogna di risolvere il problema consultando un medico, a dimostrazione che in una società che pare lanciata verso il futuro la sessualità per molti resta un tabù.