Prevenire la violenza e formare operatori in grado di riconoscerne i segnali. Sono questi i principali obiettivi del progetto “#IpaziaCCM201 – Strategie di prevenzione della violenza contro le donne e i minori, attraverso la formazione di operatrici e operatori di area sanitaria e socio-sanitaria con particolare riguardo agli effetti del COVID-19”. L’iniziativa è promossa e finanziata dal Ministero della Salute, coordinata dalla Regione Toscana in collaborazione con l’Iss e altri Enti. L’Istituto Superiore di sanità, a partire dal 2014, ha sviluppato percorsi di formazione blended e FAD, (promossi e finanziati dal Ministero della Salute) attraverso l’Unità Operativa Ricerca psico-socio-comportamentale, Comunicazione, Formazione (UO RCF) del Dipartimento Malattie Infettive e il Servizio Formazione – Presidenza (SF).
Questi percorsi hanno permesso di formare oltre 18.000 operatrici ed operatori sanitari e sociosanitari dei Pronto Soccorso italiani.
“L’Istituto Superiore di Sanità – commenta Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS – ha sviluppato percorsi di formazione blended e FAD sul tema della prevenzione e del contrasto della violenza di genere. Grazie ai corsi sono stati raggiunti tutti i 651 Pronto Soccorso italiani. Questa inclusione massiva dei PS ha evidenziato con forza la necessità di coinvolgere, con le medesime metodologie formative, i servizi territoriali, in quanto rappresentano nodi cruciali della rete di prevenzione e contrasto della violenza su donne e minori. Pertanto, con il Progetto #IpaziaCCM2021”, il metodo formativo del Problem Based Learning si amplia ulteriormente. Si orienta sulle competenze, così come proposto dall’ISS nel corso dei lavori del G-20-2021 guidato dal nostro Paese, per offrire una visione comune a partecipanti con diverso background formativo. L’obiettivo è quello di accrescerne le capacità di individuazione, diagnosi, gestione e trattamento della violenza di genere, prevenire i casi di re-vittimizzazione e favorire la costituzione di Reti territoriali tra i Pronto Soccorso e le strutture sociosanitarie, gli Enti, le Associazioni, i Centri Anti Violenza presenti sul territorio”.
I Progetti condotti dall’Istituto Superiore di Sanità per il contrasto alla violenza di genere hanno permesso di creare e formare un network di persone impegnate in tutto il territorio italiano, stakeholder e istituzioni. Le attività di formazione incluse nei Progetti, in un lungo arco temporale attraverso complesse e articolate metodologie, hanno consentito di mettere a punto una strategia formativa ad hoc per le equipe dei PS, basata sulle metodologie formative attive del Problem Based Learning, già dimostratasi ampiamente efficace per le professioniste e i professionisti coinvolti nei settori di sanità pubblica.