Perché la plastica può essere pericolosa per i bambini
Un consiglio ai genitori? Evitate di usare la plastica, o quantomeno riducete il più possibile il suo uso, per tutti gli oggetti che entrano in contatto con i bambini. Il motivo è che negli oggetti di plastica, pochi lo sanno, ci sono spesso degli additivi che si chiamano “ftalati” e che possono essere molto pericolosi per la salute. Giocattoli, contenitori, bottiglie… ognuno di questi oggetti, che i più piccoli spesso mettono in bocca, possono essere pericolosi per la salute a lungo termine. Bene, non è una novità che gli ftalati siano potenzialmente pericolosi per la salute, ma è invece del tutto nuovo uno studio che determina nel 20% il rischio aumentato che queste sostanze provochino il cancro. Notizia decisamente scioccante, che dovrebbe indurre i genitori a ripensare drasticamente le scelte d’acquisto. Lo studio in questione è stato ccoordinato dall’Università di Aarhus, in Danimarca, e pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute.
OSTEOSARCOMA
La ricerca ha misurato il rapporto tra l’esposizione durante la gravidanza e l’infanzia agli ftalati e l’incidenza del cancro infantile in quasi 1,3 milioni di bambini nati tra il 1997 e il 2017 in Danimarca. I risultati dell’analisi dei 2.027 casi di cancro infantile osservato nel campione suggeriscono che l’esposizione durante l’infanzia, ma non durante la gestazione (in utero), aumenta di circa il 20% il rischio di sviluppare una qualche forma di cancro entro i 19 anni. L’aumento del rischio è particolarmente elevato per l’osteosarcoma (quasi tre volte più alto) e linfoma (due volte più alto). I ricercatori avvertono che, nonostante questo aumento, il rischio assoluto di malattia resta comunque contenuto.
COSA SONO
Entrando un po’ nello specifico di ciò che può essere pericoloso per la salute dei nostri bambini, gli ftalati sono additivi chimici che si usano per migliorare la durata o la consistenza della plastica e di moltissimi altri prodotti di uso comune. Gli effetti di questi additivi sono ampiamente documentati, in alcuni casi, agendo come xeno-estrogeni (sostanze in grado di alterare l’equilibrio ormonale) possono interagire con i recettori ormonali femminili o causare effetti anti-androgenici nell’uomo con abbassamento dei livelli di testosterone. Secondo studi recenti, inoltre, alte dosi di esteri dell’acido ftalico possono avere effetti avversi sul fegato e sui reni. Dunque, meglio fare scelte di materiali eco sostenibili o assicurarsi che nei prodotti in plastica non ci siano ftalati.