Bambino Gesù, giornata di sport adattato
Una giornata di sport e di entusiasmo presso la sede di Palidoro dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. L’Open Day dedicato allo sport adattato per bambini e ragazzi con malformazioni o agenesia degli arti superiori si è tenuto venerdì e ha visto la presenza di numerose famiglie. Un’occasione per i giovani pazienti di sperimentare diversi sport adattati, tra cui basket integrato, scherma e tennis da tavolo.
Percorso terapeutico e riabilitativo
L’Open Day, organizzato con il supporto del Comitato Italiano Paralimpico, il Centro Sportivo Italiano di Roma, e le associazioni delle famiglie Raggiungere ed Energy Family, aveva l’obiettivo di coinvolgere le famiglie e promuovere l’importanza dello sport adattato nel percorso terapeutico e riabilitativo dei pazienti. La sede di Palidoro ospita infatti l’unità operativa complessa di Day Hospital di neuroriabilitazione e attività sportiva adattata, che si dedica alla definizione di programmi di Attività Fisica Adattata (APA) personalizzati per bambini e ragazzi con disabilità intellettiva, motoria e sensoriale.
L’open day
Nel 2023, sono stati 1.517 i pazienti seguiti, bambini dell’età media di 7,6 anni, di cui il 58,2% maschi e il 41,8% femmine. Quasi la metà (il 48,6%) proveniente dal Lazio e il restante 51,4% da altre regioni italiane. L’Open Day è iniziato con l’intervento della dottoressa Gessica Della Bella, responsabile dell’unità operativa, che ha sottolineato come lo sport adattato sia diventato parte integrante del progetto riabilitativo.
Lo sport e la linea di confine
“La linea di confine tra riabilitazione e sport adattato è infatti sempre più sottile. Il nostro obiettivo è quello di integrare lo sport nel progetto riabilitativo, perché abbiamo avuto modo di verificare che lo sport adattato facilita il recupero o l’acquisizione di una o più funzioni attraverso il gioco e il divertimento”, ha spiegato la dottoressa Della Bella.
Il parterre
A seguire, sono intervenuti Marco Iannuzzi, presidente del Comitato Italiano Paralimpico Lazio, e Alessandro Pellas, vicepresidente territoriale del Centro Sportivo Italiano di Roma. Due ospiti speciali hanno condiviso le loro esperienze con i giovani partecipanti: Carlo Di Giusto, direttore tecnico delle nazionali di basket in carrozzina, e Andrea Pellegrini, medaglia d’oro nella sciabola alle Paralimpiadi di Atene 2004.
Inclusione e terapia
L’evento ha visto anche la partecipazione delle associazioni Raggiungere ed Energy Family, che offrono sostegno alle famiglie di bambini nati con agenesia o malformazioni agli arti, o che li hanno persi a seguito di traumi. L’iniziativa ha ricordato a tutti l’importanza dello sport come strumento di inclusione e terapia, sottolineando come, attraverso il gioco e il divertimento, i giovani pazienti possano non solo migliorare le proprie abilità fisiche, ma anche trovare una fonte di gioia e speranza nel loro percorso di vita.