Scontro sulla pillola dei 5 giorni dopo
È la pillola dei 5 giorni dopo, ma potrebbe essere rinominata come la pillola della discordia. Su questo farmaco, e soprattutto sul fatto che non serve più una prescrizione medica per averla (neanche alle minorenni), si è scatenato una feroce polemica. A stabilire le nuove regole è stata l’Agenzia Italiana del Farmaco con la Determina n. 998. «Si tratta di uno strumento altamente efficace per la contraccezione d’emergenza per le giovani che abbiano avuto un rapporto non protetto, entro i 5 giorni dal rapporto, spiega il Direttore Generale AIFA, Nicola Magrini – ed è anche, a mio avviso, uno strumento etico in quanto consente di evitare i momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze. Voglio sottolineare che si tratta di contraccezione di emergenza e che non è un farmaco da utilizzare regolarmente».
SITUAZIONI A RISCHIO
Al momento dell’acquisto in farmacia il farmaco sarà accompagnato da un foglio informativo con lo scopo di promuovere una contraccezione informata ed evitare un uso inappropriato della contraccezione di emergenza. Al di là delle polemiche, e comunque la si pensi, non si può negare ciò che sostiene l’AIFA, cioè che la maggior parte delle gravidanze adolescenziali «non sono pianificate e molte terminano con un aborto. L’evento nascita nelle adolescenti si accompagna spesso a situazioni di rischio, connesse sia alla difficoltà della giovane madre di accedere ai servizi materno-infantili, sia a una serie di problematiche di notevole portata sul piano interpersonale e psicologico». Le madri adolescenti, infatti, rileva l’Agenzia, hanno «non solo meno probabilità di portare a termine gli studi e di conseguenza una minore possibilità di occupazione e di futuro inserimento nel mondo del lavoro, ma anche maggiori probabilità di crescere i propri figli da sole e in povertà». La gravidanza adolescenziale, inoltre, è associata a un più elevato rischio di morbosità/mortalità perinatale.
I PRO E I CONTRO
Tra chi ha accolto con entusiasmo l’arrivo della pillola e le decisioni di AIFA ci sono l’Associazione Coscioni e Amica. Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, Mirella Parachini, ginecologa e Vice Segretario ass. Luca Coscioni e Anna Pompili (ginecologa di Amica, Associazione Medici Italiani Contraccezione e Aborto) spiegano che «la letteratura scientifica evidenzia che facilitare l’accesso alla contraccezione di emergenza alle adolescenti è una misura sicura e affidabile, che non ha effetti negativi sull’uso della contraccezione continua né incoraggia comportamenti sessuali a rischio». Dall’Azione Cristiana Evangelica (Ace) arriva invece una ferma condanna. «Migliaia di vite, da ora in poi, saranno sulla coscienza dei componenti di questo ente e di coloro che non interverranno per fermare tale misura insensata. Siamo davanti ad un via libera di fatto agli aborti, una banalizzazione del sano significato della sessualità e ad una selezione della vita che non si ricordava dall’epoca nazista» dice in una nota, Adriano Crepaldi, presidente di Azione Cristiana Evangelica (Ace).