Fibromialgia, la malattia invisibile che colpisce molte donne
Soltanto in Italia colpisce circa 3 milioni di persone, la maggior parte donne, tra i 25 e i 55 anni. La Fibromialgia viene spesso definita come la “malattia invisibile” per via della sua complessa diagnosi, nonostante già ventisei anni fa sia stata catalogata dalla Dichiarazione di Copenaghen nell’ambito delle ‘malattie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo’
La malattia
Si tratta di una sindrome dolorosa cronica da sensibilizzazione centrale caratterizzata dalla disfunzione dei circuiti neurologici preposti all’elaborazione degli impulsi provenienti dalle afferenze del dolore dalla periferia al cervello. I sintomi possono essere diversi, tra cui un dolore muscolo scheletrico diffuso, un affaticamento costante, rigidità di varie parti del corpo, insonnia, continui mal di testa, disfunzioni urinarie, ma anche per la scarsa resistenza all’esercizio fisico, l’astenia o l’alterazione della concentrazione. Questa malattia man mano tende a condizionare e a limitare le normali attività quotidiane di chi ne soffre, con ripercussioni anche gravi sulla qualità della vita. Si tratta di una malattia invalidante, anche se nel nostro Paese ad oggi non è ancora considerata come tale e chi ne è affetto spesso non riceve cure adeguate. Le difficoltà nascono in primo luogo dalla difficile diagnosi che spesso si realizza attraverso un percorso lungo e costoso e, in assenza di una cura specifica. La malattia, infatti, richiede trattamenti multidisciplinari, farmacologici convenzionali e non convenzionali. L’associazione CFU Italia (Comitato Fibromialigici Uniti), presieduta da Barbara Suzzi, gestita da soli malati, da anni si batte, in base all’art.32 della Costituzione che tutela la salute di tutti i cittadini, affinché anche la Fibromialgia venga inserita nei Livelli essenziali di assistenza (LEA) per ampliare i diritti dei malati e per riconoscere cure, spese mediche ed esami diagnostici al pari delle altre malattie invalidanti. Ad oggi l’Associazione sta seguendo l’iter del Ddl 299 all’esame del Senato e per sensibilizzare la cittadinanza ieri è stata presente in molte città italiane, a partire da Roma, con banchetti informativi e raccolta firme. A fianco dei malati è scesa in campo, con un video promozionale della giornata, anche l’attrice Marina Giulia Cavalli.