Dieta: è più sano mangiare a orari precisi o quando si ha fame?
Uno dei principali stimoli che invia il corpo è quello della fame. L’ormone che trasmette l’appetito è chiamato grelina ed è prodotto nel pancreas e nel rivestimento dello stomaco. Si presenta con delle fitte allo stomaco che segnalano che c’è bisogno di energie. Ma il corpo invia anche un altro importante segnale: quello della sazietà. Questo stimolo si presenta soltanto 20 minuti dopo il pasto, per questo è importante mangiare piano. Che siano tre pasti principali o sei pasti meno abbondanti, 20 minuti dopo aver mangiato si può capire se si ha ancora bisogno di cibo oppure no.
I nutrizionisti consigliano di non protrarre a lungo la fame, soprattutto se si sta cercando di perdere peso, per evitare abbuffate. Inoltre, un calo di zuccheri nel sangue è pericoloso per chi soffre di diabete.
Mangiare ad orari precisi evita invece di arrivare troppo affamanti ad un pasto. Uno studio della Oxford University di 15 casi, portato avanti dagli studiosi Brad Jon Schoenfeld, Alan Albert Aragon e James W. Krieger ha dimostrato che mangiare piccoli pasti ma più di frequente aiuta a perdere peso.
Tuttavia, mangiare a orari precisi può diventare un’abitudine e questo può voler dire assumere calorie anche quando non sono necessarie. Invece di perdere peso si potrebbe ottenere l’effetto contrario. Questo metodo non è comodo per tutti inoltre, e per molti significa ignorare del tutto i segnali di fame che manda il corpo in modo naturale.
Insomma, seguire degli orari precisi fa bene alla dieta, ma è importante non mangiare forzatamente anche se non si ha fame. Inoltre è importante saper riconoscere lo stimolo giusto della fame che potrebbe invece essere dettato dall’ansia o dalla noia. Riconoscere i segnali chiaramente è il primo passo per seguire una dieta sana.