Beatrice, nata durante un intervento al cervello alla madre
È nata nel corso di un complesso intervento neurochirurgo la piccola Beatrice, una bimba che già nel grembo materno ha dovuto combattere per venire alla luce. La madre, una giovane donna alla trentacinquesima settimana di gravidanza era infatti ricoverata per un un adenoma ipofisario sanguinante, un piccolo tumore benigno nella scatola cranica, che le stava provocando la perdita della vista. Beatrice è nata proprio qualche istante prima che i chirurghi procedessero all’asportazione del tumore. Ma non è stato un caso.
DOPPO INTERVENTO
Il taglio cesareo è stato infatti programmato dai medici dell’ospedale Molinette di Torino, che hanno poi operato la giovane madre con una tecnica mini-invasiva endoscopica attraverso il naso. Ora madre e figlia sono salve. Claudia (nome di fantasia) era ricoverata da qualche giorno presso l’ospedale ginecologico Sant’Anna per un repentino calo della vista. Le indagini radiologiche avevano portato alla luce la presenza di un piccolo tumore benigno nella scatola cranica, che sanguinando comprimeva i nervi ottici. La decisione di procedere contestualmente ai due interventi è stata di Francesco Zenga, neurochirurgo responsabile della neocostituita Struttura Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria del Dipartimento di Neuroscienze, e dalla professoressa Silvia Grottoli, specialista della Endocrinologia. La paziente è stata prima sottoposta al cesareo, e dopo la nascita della figlia l’intervento è proseguito con la rimozione del tumore sanguinante.
LAVORO DI SQUADRA
Questo intervento è avvenuto con una tecnica mini-invasiva endoscopica attraverso il naso. Per rendere possibile questo risultato, cinque Dipartimenti e due ospedali della Città della Salute di Torino hanno agito in sinergia. Nonostante il periodo difficile della pandemia Covid, sono così riusciti a salvare la vita e la vista a una giovane mamma e la vita di sua figlia. La paziente ora sta bene e presto potrà tornare al Sant’Anna dalla piccola Beatrice, nata di due chili e 185 grammi e affidata alle cure del neonatologo Mauro Vivalda della Terapia Intensiva Neonatale, che ne ha valutato le ottime condizioni di salute, nonostante il parto prematuro.