Morbillo, dagli Stati Uniti un allarme per chi viaggia in Italia
Malattie infettive, l’Italia è entrata nella blacklist statunitense. Con una nota molto chiara, il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie di Atlanta(Cdc) raccomanda che «i viaggiatori in Italia si proteggano, facendo in modo a essere vaccinati contro il morbillo. Ottenere vaccino contro il morbillo è particolarmente importante per i neonati 6-11 mesi (1 dose di vaccino contro il morbillo) e bambini di 1 anno di età o più anziani (2 dosi di vaccino contro il morbillo). I medici dovrebbero considerare la possibilità di un’infezione da morbillo nel trattamento di pazienti con febbre ed eruzioni cutanee, soprattutto se il paziente ha recentemente viaggiato a livello internazionale». La nota del Cdc.
In campo con piani innovativi
Nella capitale per l’Achieving health through anti-infective defense, rappresentanti di istituzioni, autorità regolatorie, associazioni pazienti e clinici hanno fatto il punto sulle strategie di contrasto che il nostro Paese sta mettendo in campo contro le malattie infettive, mostrando una grande capacità di innovazione, grazie a scelte all’avanguardia in Europa, come il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, approvato all’inizio dell’anno, e il Piano contro la resistenza agli antibiotici, il cui varo è imminente.
Un allarme attuale non solo per il morbillo
«Le malattie infettive rappresentano tuttora un capitolo rilevante in termini di incidenza e mortalità in Italia», ha detto nell’occasione Walter Ricciardi, Presidente Istituto Superiore di Sanità (ISS). «L’Italia è maglia nera per quanto riguarda le resistenze di germi come le klebsielle e altri batteri Gram negativi nei confronti di diversi antibiotici, primi fra tutti i carbapenemi. Ma anche malattie virali prevenibili, come ad esempio l’influenza, possono causare indirettamente migliaia di decessi ogni anno, per complicanze batteriche o cardiovascolari. Le emergenze infettivologiche poi costituiscono un caso a parte, e il caso meningite in Toscana, solo uno dei tanti episodi che siamo costretti ogni anno a fronteggiare».