Giornata mondiale della consapevolezza sul linfoma
Si celebra oggi (15 settembre) la Giornata mondiale della consapevolezza sul linfoma, occasione per promuovere diverse iniziative utili a far conoscere la malattia e a far comprende quali sono le possibilità terapeutiche.
Cosa sono
I linfomi sono tumori del sistema linfatico distinti e si possono distinguere in due grandi categorie: il linfoma di Hodgkin e il linfoma non Hodgkin. Di quest’ultimo ne esistono più di 70 diversi tipi, alcuni dei quali si definiscono “linfomi indolenti”, perché caratterizzati da una crescita lenta. Altri invece sono molto aggressivi e progrediscono rapidamente.
Le più diffuse
La forma più frequente di linfoma non Hodgkin è il linfoma follicolare, mentre il linfoma aggressivo più comune è il linfoma diffuso a grandi cellule B che rappresenta il 35-40% di tutti i linfomi non-Hodgkin e, nel 95% dei casi, colpisce persone di età adulta.
Come affrontarli
Nel linfoma di Hodgkin, le terapie moderne si concentrano sull’uso della chemio-immunoterapia e, quando possibile, sull’utilizzo di agenti biologici. Questi ultimi possono essere impiegati prima o dopo il trapianto di midollo autologo. Sono terapie molto efficaci che portano ad un alto tasso di guarigione. Nel caso dei linfomi non-Hodgkin, i trattamenti di prima scelta includono la chemio-immunoterapia. In situazioni in cui è necessario, vengono considerate terapie di seconda linea, come il trapianto di midollo o l’uso di terapie cellulari come le CAR-T cells, così come terapie biologiche avanzate, come gli anticorpi monoclonali bispecifici di ultima generazione. Le percentuali di successo di questi trattamenti variano a seconda delle diverse forme istopatologiche della malattia.
Campanelli d’allarme
Quali sono dunque i sintomi del linfoma? Specialmente nella sua fase iniziale, tende a essere asintomatico. Quando i sintomi si manifestano, sono generalmente simili a quelli associati alle leucemie. Alcuni dei segni e sintomi che possono accompagnare il linfoma includono:
- L’ingrossamento dei linfonodi nel collo, nelle ascelle o nell’inguine, spesso privo di dolore
- Febbre
- Sudorazione notturna
- Prurito
- Sensazione di affaticamento estremo e generale stanchezza
- Perdita di peso involontaria
- Tosse persistente o difficoltà nella respirazione