Cefalea a grappolo, più grave nelle donne. Come riconoscerla
Si manifesta con un dolore fortissimo interno all’occhio. La cefalea a grappolo è la forma più grave di mal di testa, ma per fortuna è anche la più rara. Nonostante sia più diffusa negli uomini, un nuovo studio suggerisce che sia più invalidante per le donne. La nuova ricerca è coordinata dal Karolinska Institutet di Stoccolma e pubblicata su Neurology.
Cafalea a grappolo, come riconoscerla
Gli attacchi di dolore sono fortissimi, durano dai 15 minuti alle 3 ore e possono andare avanti per molti giorni consecutivi o anche settimane. La cefalea a grappolo colpisce una persona ogni 500-1000 e arriva in genere dopo i 20 anni, anche se non ha limiti di età. Gli uomini sono i più colpiti, soprattutto se fumatori.
Oltre a un lato della testa, con una localizzazione intorno all’occhio, il dolore può estendersi anche sull’area frontale, il volto e la mascella. La cefalea a grappolo può portare anche altri sintomi, come: occhi arrossati o che lacrimano, palpebre abbassate, naso che cola, sudore sulla fronte e un’irrequietezza data dal dolore.
Cefalea nelle donne più spesso male diagnosticata
L’autore dello studio Andrea C. Belin, neurologo del Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, ha spiegato che spesso il disturbo è male diagnosticato nelle donne, anche per via della somiglianza di alcuni sintomi con l’emicrania. In generale il disturbo si manifesta in modo diverso nei due sessi, è importante che i medici ne siano consapevoli, sottolinea lo studio.
Il lavoro svedese ha coinvolto 874 persone con diagnosi di cefalea a grappolo, di cui il 34% erano donne. Secondo i numeri le donne hanno più probabilità di ricevere una diagnosi di cefalea a grappolo cronica (18%) rispetto agli uomini (9%). Inoltre, nelle donne gli attacchi duravano di più, con l’8% delle partecipanti che aveva attacchi di mal di testa che si ripetevano in media per 4-7 mesi, rispetto al 5% degli uomini.
Per quanto riguarda i partecipanti maschi, invece, gli attacchi lunghi duravano meno di un mese nel 30% dei casi, rispetto al 26% delle donne. In particolare le donne avevano più spesso attacchi durante l’arco della giornata (74% e 63%), oltre a più probabilità di avere un membro della famiglia con una storia di cefalea a grappolo (15% e 7%). Tuttavia le informazioni erano riportate dagli stessi partecipanti, ciò rappresenta un limite dello studio.