Variante delta, aumentano i casi in Italia
La variante delta potrebbe presto diventare un problema, più di quanto si possa immaginare. Un timore che sembra avvalorato dall’ultima circolare del ministero della Salute con l’aggiornamento della classificazione delle nuove varianti Sars-CoV-2 che raccomanda di rafforzare il tracciamento. Una circolare che parla di aumento delle segnalazioni sul territorio nazionale di casi associati prevalentemente alla variante delta, ma che si associano anche alla variante kappa. In particolare, la variante delta è del 40-60 per cento più trasmissibile rispetto alla Alpha (Β.1.1.7) e può essere associata a un rischio più alto di ricoveri. Secondo gli studi che sono stati sin qui fatti, la variante delta può essere pericolosa per chi ha ricevuto solo la prima dose di vaccino, mentre chi ha ricevuto entrambe dovrebbe avere una copertura uguale, o quasi, a quella osservata contro la variante alpha.
RACCOMANDAZZIONI
Ecco perché, la circolare raccomanda di «continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti del virus SARS-CoV-2, applicare tempestivamente e scrupolosamente sia le misure di contenimento della trasmissione previste, che le misure di isolamento e quarantena in caso di VOC Delta sospetta o confermata». Il documento spiega inoltre: «Vi sono evidenze che quanti hanno ricevuto solo la prima dose di una vaccinazione che prevede la somministrazione di due dosi per il completamento del ciclo vaccinale, sono meno protetti contro l’infezione con la variante Delta rispetto all’infezione da altre varianti, indipendentemente dal tipo di vaccino somministrato. Il completamento del ciclo vaccinale fornisce invece una protezione contro la variante delta quasi equivalente a quella osservata contro la variante alpha».
ALLARME IN CAMPANIA
Unico tra i presidenti di Regione a lanciare un allarme sulla situazione è stato Vincenzo De Luca. Nel mese di luglio, ha detto, si avrà una riduzione pesantissima nella consegna dei vaccini alle Regioni. La realtà è pesante. Disastrosa la comunicazione a livello nazionale, che ha provocato un atteggiamento di rilassamento nei cittadini. Continua poi una distribuzione scorretta delle dosi di vaccino». Secondo De Luca a questo «si aggiunge un elemento di criticità nella città di Napoli. Se prosegue così la campagna di vaccinazione in città, andiamo verso un nuovo lockdown nel giro di pochi mesi. Alle convocazioni si presenta un numero limitatissimo di cittadini. Non è tollerabile. Non si può continuare così, altrimenti a Napoli si va verso un nuovo lockdown dopo settembre». Un monito chiaro, che certamente è dettato anche dal timore che la variante delta possa prendere il sopravvento in città e che si possa generare una nuova ondata.