Focolai: come irrompono. Dinamiche del virus nell’infografica di Science
Da quando l’incubo del covid-19 ha avuto inizio, sono stati determinanti nella diffusione i focolai. A confermarlo è un recente studio che ha dimostrato come l’ 8% delle persone infette abbia causato il 60% dei casi secondari. I focolai sono esplosi in tutto il mondo e in tutti i luoghi: dai bar alle palestre, dalle scuole alle chiese, dalle fabbriche alle navi. Neanche la Casa Bianca è riuscita a sottrarsi. Ma perché si verificano questi eventi? Una persona positiva al virus può infettare 4 persone. Due di questi potrebbero non trasmettere la malattia a nessun altro. Uno invece potrebbe trasmetterlo ad altri 3 e il quarto potrebbe infettare 21 persone. Di questi 21, molti potrebbero non trasmettere il virus a nessun altro. Ma forse uno lo passerà ad altri 18. Quanto sia forte questo pattern dipende dalla malattia, ma la superdiffusione sembra essere particolarmente importante nel COVID-19.
Fenomenologia dei focolai. Lo studio
Uno studio pubblicato ad aprile aveva stimato che il 10% dei pazienti è responsabile dell’80% della diffusione. Un altro studio indiano pubblicato su Science il mese scorso ha concluso che l’8% delle persone infette ha causato il 60% dei casi secondari; Il 70% delle persone non ha trasmesso il virus a nessun altro. Uno dei tragici esempi dei pericoli della superdiffusione è un matrimonio celebrato a marzo in Giordania. Il padre della sposa è stato contagiato – riporta lo studio – e ha trasmesso il virus ad almeno 76 dei circa 360 ospiti. Una donna è morta.