Parrucchieri ed estetisti verso la riapertura. Come sarà la fase 3
Dopo mesi di barbe e capelli lunghi, gli italiani tra qualche giorno potranno finalmente tornare da parrucchieri ad estetisti. Le nuove disposizioni per la fase 3 prevedono una graduale riapertura, di altre attività, a patto di rispettare alcune regole.
Parrucchieri ed estetisti: cosa prevede la fase 3
Parrucchieri ed estetisti saranno solo su prenotazione e a postazioni alternate, per i trattamenti estetici, invece cabine rigorosamente chiuse e niente sauna. Sono queste le prime indicazioni da seguire in vista della riapertura dei servizi di cura della persona, riportate nel documento congiunto INAIL – ISS sulle misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 in questo settore.
– Le attività devono svolgersi esclusivamente su prenotazione durante la quale bisogna già indicare il tipo di trattamento richiesto in modo da ottimizzare i tempi di attesa
– Devono essere previste aree per le fasi di attesa tecnica, come la messa in posa del colore e barriere separatorie in particolare per le aree di lavaggio
– E’ necessario inoltre prevedere una distanza minima di almeno 2 metri utilizzando postazioni alternate e sanificare ogni giorno gli ambienti
– L’uso delle mascherine è obbligatorio sia da parte del personale sia da parte del cliente a partire dall’ingresso nel locale
Nei centri estetici bisogna prevedere trattamenti alternativi a quelli che abitualmente prevedono l’uso del vapore, così come sono vietati sauna, bagno turco e vasca idromassaggio.
– Durante i trattamenti estetici i pannelli delle cabine devono essere chiusi
– Tutte le apparecchiature devono essere disinfettate con detergenti idroalcolici o a base di cloro
È fondamentale garantire la turnazione tra i lavoratori e la loro formazione sull’uso dei DPI.
– Per la cura della barba e del viso sono consigliate oltre alle mascherine chirurgiche anche le visiere o schermi facciali.
Per quanto riguarda i locali è consigliato tenere le porte aperte e ed eliminare gli impianti di ricircolo sia di riscaldamento che di raffrescamento.
Per approfondimenti, il documento è disponile sul sito Inail.