Ugo Cesari: «La voce dei castrati? Ve ne svelo i segreti»
«La voce dei castrati tra mito e realtà», questo il titolo di un appuntamento che promette di svelare curiosità e falsi miti sulle voci più famose del mondo. Ad organizzarlo, il professor Ugo Cesari, foniatra di fama internazionale e direttore del master post-laurea in Fisiopatologia e Riabilitazione della Voce Cantata della Federico II. In una Napoli d’altri tempi la castrazione dei ragazzini era una pratica tanto diffusa da essere addirittura considerata una pratica normale in molte famiglie indigenti. Si castravano i ragazzini con l’idea che in questo modo avrebbero conservato una «voce da usignolo» in un corpo adulto.
Al Conservatorio
Il 28 giugno (ore 18) al Conservatorio di San Pietro a Majella il professor Cesari ha chiamato accanto a sé Elsa Evangelista, il professor Gennaro Rispoli (chirurgo e direttore del Museo delle Arti e Scienze Sanitarie dell’Ospedale Incurabili) e il maestro Domenico Sapio. Dopo un affascinante viaggio nella Napoli esoterica del ‘700, il professore svelerà i risultati delle ricerche condotte all’interno del prezioso Archivio del Conservatorio, e soprattutto mostrerà quanto scoperto grazie alle indagini endoscopiche su alcuni cantanti falsettisti e sopranisti di professione.
Questione di tecnica
«Oggi – anticipa Cesari – abbiamo la possibilità di eguagliare la voce degli evirati cantori grazie alle moderne tecniche di canto. Tecniche che, grazie all’endoscopia flessibile, possiamo letteralmente vedere a video. Si tratta di un lavoro lungo, che richiede anni di applicazione, ma comunque è possibile raggiungere una voce come quella del Farinelli o del Matteuccio senza dover ricorrere ad un intervento chirurgico così traumatizzante come quello della castrazione».