Influenza? Mai come oggi (o quasi). In queste settimane il picco influenzale si sta facendo sentire con forza, costringendo a letto più di un milione di bimbi in tutta Italia. I dati, ad essere precisi, parlano di 1milione e 200mila bambini con tosse, raffreddore, mal d’orecchio. Ma anche moltissimi casi di diarrea e vomito. Insomma, una situazione molto complessa che coinvolge soprattutto bambini tra 5 mesi e 6 anni. I più vulnerabili, secondo gli esperti, sono i bambini che non sono più allattati con latte materno, che di per se è un fattore protettivo contro le infezioni. I problemi maggiori, avvertono i pediatri, arrivano dai virus influenzali o simil-influenzali: 700 mila bambini hanno tosse e raffreddore, mal di gola o d’orecchie. Mezzo milione di bambini ha invece una sintomatologia a carico di stomaco o intestino. Questo significa dover lottare con vomito, nausea, inappetenza, dolore addominale o diarrea. Una sintomatologia che in genere viene definita anche “vomito invernale”, perché molto comune in questo periodo dell’anno; prima inizia il vomito, poi compare la diarrea.
DISIDRATAZIONE
In caso di influenza, uno consigli più diffusi è quello di stare attenti alla disidratazione e quindi di far bere molto i bambini. Il disturbo può provocare attacchi di vomito e scariche violente, e il fatto che poi il bimbo sia inappetente lo espone al pericolo di disidratazione. E’ importante dunque non forzare il bimbo a mangiare, ma piuttosto assicurarsi che beva liquidi poco e spesso, meglio se con il cucchiaino, per non stimolare nuovamente il vomito. Di questo milione e 200 mila di bambini ammalati, 550 mila presentano anche la febbre. In genere non si tratta di una temperatura particolarmente alta: in media fra 38 e 39 gradi. Il consiglio dei pediatri è quello di non avere fretta a far tornare il piccolo all’asilo o a scuola, per evitare complicazioni e nuove infezioni.